Pietro Staderini (Sena Civitas) ha presentato, oggi in Consiglio comunale, un’interrogazione relativa al passaggio del palazzetto dello sport al Comune di Siena spiegando che “l’approvazione, avvenuta lo scorso 30 novembre, prevede la cessione dei diritti di superficie della Polisportiva Mens Sana per un periodo di tempo di cinquant’anni, più eventuali altri venti, all’Ente, che ha previsto uno stanziamento di 1.100.000 euro per opere di messa a norma, senza, però, valutazioni antisismiche”.
Il consigliere ha poi proseguito nel ricordare che “gli introiti stimati, di 135.000 euro all’anno, dovrebbero derivare dai contratti in essere della Mens Sana e relativi compensi, nonché dall’intera area esterna, compresi i parcheggi, che, ad oggi, sono gratuiti, con un rientro dell’investimento complessivo in 8/10 anni, grazie anche allo sviluppo di programmi di utilizzo della struttura a scopo commerciale, sportivo, sociale, aggregativo, ricreativo, di spettacolo, convegnistico, fieristico, e manifestazioni di ogni genere, approvate e svolte direttamente dal Comune, da società partecipate, o da terzi, oltre a scopi di interesse collettivo”.
Concludendo che “la Polisportiva concorrerà alle spese generali per le utenze e per i servizi base sul campo centrale nella misura omnicomprensiva di 110.000 euro, passibili di revisione”, Staderini ha chiesto di sapere “chi pagherà la differenza di oneri di tali utenze con la sola possibilità di revisione e non con un automatismo di allineamento”. Inoltre “chi gestirà la parte di utilizzo ludico che l’Ente si è riservata; come saranno organizzati i tempi di uso e come ricadranno i guadagni sui costi fissi di gestione e sulle manutenzioni alle strutture; come verranno separate le due gestioni; perché non sono state percorse altre possibilità come i contributi di soggetti esterni”. E ancora, considerando che “il valore teorico della cessione, pari a 1,4 milioni, cioè 300 mila euro superiore alla stima dei lavori a carico dell’Ente, non avrebbe dovuto consigliare altre strategie, e se lo stanziamento di 1.100.000 euro è sufficiente per la messa a norma o saranno necessari altri soldi considerata la durata di almeno cinquant’anni del contratto”.
L’assessore allo Sport Paolo Benini ha risposto che “in questo momento, gli introiti stimati non sono inferiori a 135.000 euro all’anno ma considerando i 110.000 che pagherà la Mens Sana, quello che versa Emma Villas e la società Giotti Victoria Volley di Colle Val d’Elsa, oltre a eventi estemporanei che si susseguiranno nell’arco dell’anno, possiamo prevedere una somma pari o intorno ai 200.000 euro. Cifra considerevole che ci permette di fare delle considerazioni positive sul futuro e sull’efficacia della nuova gestione. Dopodiché siamo aperti, qualora ce ne fosse bisogno, a fare un adeguamento su quanto previsto in relazione alle spese generali, ma in un’ottica di revisione e non di automatismo”.
Spiegando che “ci sono realtà e scenari diversi all’interno di questo progetto e quindi vedremo, certo è che non è possibile, qualora la Mens Sana smettesse di svolgere una delle sue attività sportive all’interno del Palazzetto, chiederle le spese dell’utilizzo dell’impianto sportivo in modo automatico. Per quanto concerne l’uso e i progetti degli spazi che il Comune si è riservato, stiamo ragionando sui tempi e sulle modalità che dovranno prevedere l’istituzione di un comitato preposto per la programmazione e la scelta degli eventi sportivi e di spettacolo da svolgere all’interno del Palazzetto”.
Benini ha poi aggiunto che “nessun soggetto esterno ha dimostrato un interesse effettivo per contribuire alla gestione della struttura”, concludendo che “in un’ottica di impresa, come quella che l’Ente sta facendo, non è esclusa, come è normale che sia, la possibilità di ulteriori interventi considerata la durata del contratto. Una visione futura aperta a nuovi scenari che intanto comincia oggi con una nuova gestione”.
Staderini, nella sua replica, si è dichiarato “non soddisfatto”, spiegando che “l’assessore non ha chiarito molto quello che era stato chiesto nell’interrogazione presentata senza entrare nello specifico, dal momento che rispondere alle domande rappresenta uno strumento importante per la trasparenza e permettere così ai cittadini di comprendere l’operato di chi governa la città”.