Pale eoliche nelle Crete Senesi, Bastiano: “Pronto a tutto per fermare il progetto”

Martedì la costituzione di un comitato, l’agricoltore Riccardo Ricci: “Mi sono sentito violentato”

Di Cristian Lamorte | 10 Ottobre 2025 alle 17:00

L’ipotesi di un parco eolico scuote la quiete di uno dei paesaggi più iconici della provincia di Siena e dell’intera Toscana. Un progetto d’installazione di 10 pale eoliche nelle Crete Senesi, nel comune di Asciano, sta mandando su tutte le furie chi qui vive e lavora oltre che associazioni e parti politiche. A rischio ci sarebbe un paesaggio frutto dell’equilibrio secolare tra uomo e natura, tra agricoltura e agenti atmosferici. Quello stesso paesaggio diventato il simbolo di un turismo sostenibile fatto di pace e lentezza, catturato dalle migliaia di visitatori che qui trascorrono qualche giorno o transitano a piedi o in bicicletta. Ed è proprio in questo luogo che è nato, vive e lavora un volto storico del Palio di Siena, Silvano Vigni detto Bastiano. Questo luogo l’ha sempre difeso come simbolo di un’identità ed adesso si dice pronto a tutto per difenderlo da un progetto che metterebbe a rischio quella stessa identità.

“La minaccia più grossa è che un territorio che ci hanno lasciato i nostri avi venga deturpato per fare niente, perché chiaramente l’energia eolica è solo il 2% del fabbisogno nazionale – racconta Bastiano -. Si rischia di distruggere un territorio come quello delle Crete Senesi per fare niente, considerando anche che è un terreno che è instabile dal punto di vista idrogeologico, non può reggere il peso di queste pale perché l’argilla, come tutti sanno, durante l’estate si allarga e durante l’inverno si restringe. Basti vedere i piccoli pali della luce, sono tutti piegati e tutti gli anni vengono raddrizzati. Il nostro territorio vocato alla pastorizia e alla semina di cereali verrebbe deturpato da pale alte 200 metri, verrebbe fatto un tracciato sottoterra distruggendo le falde acquifere e poi dividendo i terreni. Oltre a questo verrebbe fatta anche una strada enorme da pala a Pala per poter consentire di scaricare tonnellate e tonnellate di cemento armato. Quando l’abbiamo saputo non ci potevamo credere invece poi abbiamo visto che c’era un progetto già pronto. Siamo disposti a tutto, non permetteremo di deturpare quello che i nostri genitori, i nostri nonni ci hanno lasciato, dove siamo nati e vogliamo morire, possibilmente lasciando il paesaggio che ci hanno lasciato”.

Contro il progetto del parco eolico nelle Crete Senesi è pronto a nascere un comitato di cittadini e soprattutto agricoltori residenti.

Tra questi c’è Riccardo Ricci, che ha un’azienda nel cuore di quel paesaggio incantato, che qui lavora da sempre e che, adesso, è pronto a combattere in ogni modo per salvaguardare la sua terra dall’installazione di pale eoliche alte oltre 200 metri. Ma a combattere non sarà da solo, un cospicuo gruppo di cittadini, associazioni ed enti pubblici è pronto a dar vita martedì ad un comitato.

“Appena l’ho saputo mi sono sentito violentato – spiega Ricci -. Questo territorio è stupendo, unico, è veramente uno dei paesaggi più iconici che c’è in Toscana e rischiamo di vederlo distrutto con dieci pale alte oltre 200 metri che si vedranno da qualsiasi parte della provincia di Siena. Pensate che sono alte il doppio della della Torre del Mangia, pensate da che altezza si vedono da Siena, verranno distrutte completamente le nostre campagne. Il nostro territorio vive di agricoltura e turismo e potrebbe essere distrutto per la gioia di chi? E per non far guadagnare nessuno degli abitanti di questo territorio, a guadagnarci sarebbe solamente una persona venuta da fuori. Stiamo creando un comitato e stiamo cercando le adesioni. Questa sera faremo un primo incontro per prendere le prime adesioni per poi la settimana prossima vedere di fare e creare il comitato con la più ampia base possibile di persone che partecipino, compresi gli enti”.

Cristian Lamorte

Giornalista dal 2006 ama il suo mestiere perché gli consente di alzarsi ogni mattina senza sapere cosa farà del resto del giorno. Ama le storie, quelle da leggere e quelle da raccontare. Detesta chi guarda invece che osservare, predilige un ricco silenzio ad un povero sproloquio. Nel tempo libero si dedica ai libri e al cammino, in un costante passo dopo passo lungo la linea sottile tra ragione e follia. La stessa linea che lo spinge a ricercare ogni giorno, dopo essersi svegliato, una nuova pagina da scrivere.



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