Palio, De Mossi a Siena Tv: "Lavorato su protocollo con i proprietari, serve ora confronto con le Contrade"

"Ripartenza Palii con alcune difficoltà ma dato un segnale importante. Straordinario nella primavera 2023? Non mi dispiacerebbe ma ci devono essere le condizioni oggettive"

Di Redazione | 24 Dicembre 2022 alle 20:00

È tempo di bilanci a fine anno anche per il mondo del Palio. Ad aver ripercorso il 2022, che ha riportato a Siena la sua festa, è stato il sindaco di Siena Luigi De Mossi ospite ieri al Palio d’Inverno a Siena Tv. “Quando ci sono interruzioni, al riavviarsi delle tradizioni bisogna aspettarsi delle difficoltà, a luglio ci sono state e non le nascondo – ammette – ma aver rifatto il Palio dopo due anni Covid e crisi è stata una risposta importante di città e Comune per ritornare alla normalità”.

La Giunta comunale, con l’approvazione di un avviso pubblico, ha dato il via alla procedura di raccolta di sponsorizzazioni a sostegno del Protocollo per l’addestramento dei cavalli da Palio per il prossimo 2023. Un primo passo verso altre modifiche previste per inizio anno come ha anticipato il sindaco di Siena Luigi De Mossi.

“Parliamo con capitani e proprietari – spiega il sindaco – e abbiamo già lavorato al protocollo per evitare discostamenti dallo stesso, che serve per allenare e per formare i cavalli che arrivano in Piazza del Campo. Ci sono delle proposte di modifica che però voglio condividere con tutti per avere una uniformità di pensiero, parliamo in ogni caso del 2023. Questione piste, ne abbiamo parlato con l’ufficio Palio, ci vuole più attenzione anche perchè i cavalli sono sempre più performanti, dobbiamo operare lavorazioni e interventi adeguati al momento in cui abbiamo soggetti importanti da tutelare” aggiunge De Mossi.

E su un possibile Palio straordinario nella primavera 2023, prima del saluto istituzionale di De Mossi da Primo Cittadino: difficile ma uno spiraglio aperto c’è. “Si può proporre se ci sono i presupposti, magari se cambiassero le condizioni sanitarie o internazionali, ma sono le contrade che devono votare. Da senese non mi dispiacerebbe ma i tempi sono stretti e ci vogliono certe condizioni oggettive”.

 



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