“La mia speranza è di alzare il nerbo. Non voglio focalizzarmi su un cavallo o su un altro. La voglia e l’obiettivo sono quelli. Io non lotto contro qualcuno in particolare, lotto contro tutti”, tanta determinazione nelle parole di Jonatan Bartoletti a pochi giorni dalla carriera di agosto. Dopo il Palio di luglio c’è la voglia di tornare a vincere e conferma il rapporto con la contrada del Bruco.
“Con la Contrada del Bruco mi sono trovato benissimo, li ringrazio. Mi hanno accolto alla grande, sono stato molto bene. È una Contrada apertissima. Ora vediamo un po’ come andrà l’assegnazione dei cavalli.Ovviamente quando non vinci devi fare una valutazione importante, e la prima cosa è guardare te stesso. Questa è la cosa fondamentale. Poi, è chiaro, può esserci stato qualcosa che non ha funzionato, ma alla fine la cosa importante è cercare di migliorarsi anche nelle piccole cose. Sono uno che è abituato ad autopenalizzarsi: mi chiedo se dovevo fare in un altro modo, però la riprova non ce l’abbiamo”.
E sul collega Tittia, dopo la vittoria del suo undicesimo Palio ha detto: “Quando uno vince vuol dire che è stato il migliore. C’è poco da dire.
A Giovanni vanno bene tante situazioni, è una persona molto fortunata. Però è anche bravo, questo è indiscusso. Non c’è niente da dire. Quando uno vince 11 Palii, non li vince per caso”.
