Palio di Siena 16 agosto, Cappannoli (Bruco): "Ripartiamo dall'entusiasmo che la contrada ha mostrato a luglio"

"Il rapporto con Gingillo? A luglio dissi che avevo una porta aperta con tutti. Oggi quella porta non è più aperta"

Di Redazione | 7 Agosto 2025 alle 10:00

La Nobile Contrada del Bruco si prepara al secondo Palio del 2025 e comincia proprio dalla carriera di luglio l’analisi del capitano Federico Cappannoli, ospite che è stato l’ospite della puntata di ieri di “Capitano mio Capitano, la trasmissione condotta da Veronica Costa in avvicinamento alla carriera dell’Assunta, che va in onda ogni sera alle 21.30 e in replica il giorno successivo alle 13.45.

“Sono contento di come la Contrada ha vissuto i giorni di luglio. Sì riparte da un lavoro che si è visto nei quattro giorni, con il cavallo, la stalla, il fantino. Erano anni in cui le aspettative venivano deluse già alla tratta. Stavolta, invece, è rimasta un po’ di speranza. L’arrivo di Scompiglio è stato accolto con entusiasmo e consapevolezza: sapevamo le difficoltà e le possibilità.

“Era noto che Viso d’Angelo soffrisse le mosse lunghe. Lo aveva già dimostrato. Abbiamo cercato di creare le condizioni per una mossa rapida. Non ci siamo riusciti. Quando parlo di Contrade amiche, intendo tutte: se il Bruco dovesse guardarsi le spalle da qualcuna, significherebbe che abbiamo sbagliato qualcosa in fase di costruzione. Abbiamo provato a ottenere una mossa veloce, ma non c’è stata”.

Parlando di fantini Cappannoli sottolinea come si sia rinforzato il legame con Scompiglio, di cui si parlava da un paio d’anni senza che si concretizzasse. “A luglio c’è stata l’occasione e ne sono contento. Per noi è stata una novità interessante e stimolante, se ci sarà l’opportunità ad agosto o in futuro, ben volentieri”.

Rapporto con Gingillo: “A luglio dissi che avevo una porta aperta con tutti. Oggi quella porta non è più aperta.”

Sul mossiere: “Ricopre un ruolo di garanzia, e secondo me dovrebbe evitare dichiarazioni. Detto questo, la mossa sembrava difficilissima, invece è venuta fuori semplice. Fin dal primo minuto i cavalli erano quasi sempre allineati, con qualche eccezione. Certo, una Contrada è rimasta girata: fossi stato nel Drago, forse sarei stato meno soddisfatto”



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