Giuseppe Zedde detto Gingillo, Giovanni Atzeni detto Tittia e Dino Pes detto Velluto. Questo il “podio” del Palio di Siena del 16 agosto, in cui ha trionfato il Valdimontone. Tre fantini big, che hanno come denominatore comune l’essere stati tutti allievi di Luigi Bruschelli detto Trecciolino, che è intervenuto in diretta a Siena Tv oggi, nella trasmissione del giorno dopo il Palio.
“Mi fa molto piacere che i protagonisti di ieri sono stati tre miei allievi – ha detto -. Ogni volta che uno di loro vince mi sento un pizzico di vittoria mia. Li ringrazio tutti e tre”.
“Gingillo non ha sbagliato niente, un paio di cose le ha fatte da vero fantino da Palio. Per esempio la mossa, data bene dall’Onda, dove ha iniziato il capolavoro. Poi all’ultimo Casato ha sfruttato la manovra che Giovanni non è riuscito a fare, non per colpa sua. Praticamente Tittia ha dovuto forzare l’esterno per il cavallo ed ha quindi dovuto cambiare traiettoria. Gingillo è stato bravo a tenere Tittia sempre all’esterno.
Dino è stato bravissimo l’unico neo è stato a San Martino quando il Leocorno si è infilato dentro. Viso d’Angelo è un cavallo che la Pantera lo aveva già avuto e sia Dino che la contrada hanno fatto un bellissimo lavoro per le prove e si è visto.
Se avessi montato, dove avresti voluto essere? “In questo Palio mi sarebbe piaciuto essere al posto del fantino della Giraffa, in quella situazione di canape e di Palio. Mannucci ha comunque montato bene”.
Perchè secondo te Dino Pes è stato così a lungo tenuto fuori dai giochi? Dino ha pagato più del dovuto il Palio del 2004. Però è così… Siena e il Palio sono crudeli magari vengono escluso fantini che meritano e vanno avanti altri che meritano meno”.