Le contrade sono già al lavoro per il futuro e tra le notizie che hanno fatto parlare nei giorni scorsi è stata la decisione presa, con largo anticipo, dai capitani riguardo al mossiere. I dirigenti dei diciassette rioni hanno indicato Renato Bircolotti per rivestire il ruolo anche nelle carriere del 2026.
“Non è una novità così grande che si parli del mossiere con anticipo, è vero che l’ufficializzazione arrivava per l’estrazione delle contrade, ma comunque era un argomento che trattavamo prima, anche se non a ottobre – ha detto in diretta a ‘Buongiorno Siena’ Federico Cappannoli, capitano della Nobile Contrada del Bruco -. Quest’anno c’eravamo riproposti di parlarne abbastanza presto, magari abbiamo anticipato i tempi, ma non c’è una motivazione specifica”.
Sulla creare la figura del ‘vice mossiere’ invece Cappannoli non è d’accordo: “E’ uno degli argomenti sul tavolo, ma personalmente credo che se si dà fiducia al mossiere gli si dà in maniera completa e totale. E comunque, per quanto uno possa fare esperienza, quando poi sali sul verrocchio è tutta un’altra cosa. Magari al nostro interno possiamo fare ragionamenti su figure e profili per il futuro, perchè nessuno è eterno. Però vedere un altro mossiere all’ombra di Bircolotti per un futuro che non si sa quando sarà, non mi convince a pieno come soluzione”.
Cappannoli è tornato poi ad analizzare i Palii del 2025 e sui rapporti con Giuseppe Zedde. “Con Gingillo ci sono state delle incomprensioni per la carriera di luglio, non è un mistero, siamo ripartiti con un dialogo che a ora non so dove ci porterà. Quello che sicuramente voglio fare è arrivare al Palio (sperando intanto di correrlo innanzitutto, perchè se non verremo estratti nel 2026 non correremo mai), avendo tutta una serie di rapporti in ordine, compreso quello con Gingillo. Mi pare che da entrambe le parti ci sia la volontà di recuperare rapporto, credo che possa tornare ad essere una strada aperta”.
