“Ci voleva, per me e per la contrada. Erano troppi anni che non vincevo e poi dopo il Palio di luglio c’erano state troppe chiacchere negative su di me, sulla persona, e nn lo ritenevo giusto”.
E’ felice, ma lucido Giuseppe Zedde detto Gingillo, il fantino vittorioso della carriera dell’Assunta. E non perde occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. “A questo giro la mossa è stata lunga, ma qualcuno il Palio lo ha fatto uguale”, ha aggiunto.
Il capolavoro soprattutto al terzo Casato? “C’ho ancora da riguardarlo, però mi sono abbastanza piaciuto”.
A chi dedichi la vittoria? “A Dario, mio figlio, che ha appena fatto un anno, la dedico tutto a lui. Però voglio anche ringraziare le contrade che mi sono state vicino in questi anni e mi hanno dato fiducia, sia quelle che hanno corso quest’anno, sia quelle che non hanno corso”