“Non mi do voto, me lo daranno gli altri. Sinceramente sono contento di aver gestito, in quaranta minuti, una situazione complessa. Avrei preferito che uscissero tutte le contrade, purtroppo c’è stato un attimo che ha portato via una contrada che è rimasta indietro. Quando abbiamo fatto il briefing, che ho voluto anche prima di entrare in pista lo avevo fatto presente che se non ci fossero stati grossi problemi avrei cercato di mandare via tutti per evitare incidenti. Sono stati bravi e collaborativi, sono soddisfatto”.
Il richiamo alla Tartuca? “La Tartuca si muoveva dentro ai canapi come si fa quando c’è la nemica, ma il troppo guasta. Si torna a parlare della sicurezza e del benessere dei cavalli, perchè se si faceva male qualcuno sarei stato responsabile e quindi ogni tanto bisogna intervenire. Era un avvertimento che sarebbe sfociato in un richiamo se l’atteggiamento fosse continuato”.
Ha sperato in una mossa veloce, visto che l’allineamento c’era da subito? “Sicuramente nella mia testa pensavo che fosse più veloce, invece è stata più laboriosa, sono contento di essere rimasto abbastanza freddo anche se sono momenti concitati”.