Palio di Siena, Tittia: "Faccio mia ogni esperienza negativa e positiva, poi le dimentico e guardo avanti”

Giovanni Atzeni detto Tittia a "Una Vita da Fantino"

Di Redazione | 24 Giugno 2025 alle 12:00

La sua resilienza non ha uguali tra gli attuali fantini del Palio di Siena e neanche la sua capacità di impostare il primo San Martino, la curva più difficile dei tre giri di Piazza. E’ Giovanni Atzeni detto Tittia, classe 1985, che parla di sè stesso senza nascondersi, senza inventarsi niente, ma solo mostrando il suo lato più interiore, nella puntata di “Una vita da fantino“, il format condotto da Viola Carignani, che va in onda ogni sera alle 22 su Siena Tv.

Sotto un fuoco di fila di domande che riguardano la percezione interiore di ciò che accade nella vita di un fantino del Palio, Atzeni risponde senza indugi: “Ogni esperienza positiva o negativa che sia, la faccio mia e poi la cancello perché ogni giorno è una nuova sfida e devo essere libero di vedere il nuovo obiettivo”.

Tittia arrivò a Siena che era un ragazzino, parlava tedesco e capiva poco o niente di italiano, forse il dialetto sardo, ma neanche troppo bene. Nelle prime interviste temeva di non comprendere bene il significato delle domande, dovevi aiutarlo a non sentirsi uno straniero in patria. Oggi è un uomo con ben dieci vittorie sul tufo conquistate dal 2003 ad oggi e conosce il significato delle parole. E quando si è bravi, anzi fuoriclasse, si è anche sottoposti a tante critiche. Ma Tittia non si lascia scalfire da nessun commento, lascia che parlino e guarda avanti, lui sa come ci si relaziona con le dirigenze di contrada, sa come si fa il Palio, sa cosa vale.

Giovanni Atzeni è un talento silenzioso e sa bene che vincere non è facile anche se di palii ne ha vinti cinque di fila.



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