Si vede la luce in fondo al tunnel. “Non siamo ancora arrivati al traguardo”, come ha detto il sindaco De Mossi nella conferenza stampa che ha convocato immediatamente per parlare delle novità, “ma si è aperta una finestra sul Palio”. E, senza fare voli pindarici, possiamo dire che la possibilità di rivedere il tufo in Piazza ad oggi è un po’ più concreta.
Quella di ieri è stata una giornata importante. L’approvazione da parte del Senato dell’emendamento che consente le feste popolari e le manifestazioni culturali in zona bianca, ha aperto uno scenario diverso per le carriere del 2022. Dopo due anni durissimi, in cui il Palio ha dovuto fermarsi a causa dell’emergenza sanitaria, sembra più vicino il momento in cui la città potrà finalmente riappropriarsi delle sue tradizioni.
Il percorso dunque è iniziato. Anzi sarebbe meglio dire che prosegue, dato che il lavoro dell’amministrazione e delle istituzioni cittadine coinvolte a vario titolo è iniziato già nei mesi scorsi, mettendo in piedi un protocollo specifico per garantire lo svolgimento delle Carriere nella piena sicurezza. Protocollo che era pensato in condizioni di pandemia che, se le condizioni resteranno quelle da zona bianca, verrà ovviamente alleggerito.
Ad inizio settimana si è riunito anche il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto, con l’Amministrazione Provinciale, il Sindaco ed i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco, proprio con l’obiettivo di ragionare sulla possibile organizzazione della Festa.
Sono ancora diversi i nodi da sciogliere, a partire dalla gestione di momenti particolari come, ad esempio, l’estrazione delle contrade e nell’attesa di capire bene le esatte modalità dello svolgimento del Palio e dei quattro giorni, un ruolo fondamentale lo giocheranno i 17 rioni, che nelle prossime settimane saranno protagoniste di scelte importanti e che il sindaco De Mossi vuole al suo fianco in questo cammino. “C’è una comunione di intenti e un’interlocuzione continua”, ha detto De Mossi e “da parte delle contrade c’è la massima disponibilità per un percorso condiviso”, ha fatto sapere Carlo Piperno, priore della Lupa e Pro Rettore del Magistrato delle Contrade.
Tutto sembra pronto, quindi. Possiamo cominciare a sognare, se mai abbiamo smesso di farlo.