Non è una visione ottimistica quella di Riccardo Vallone lavoratore di Paycare. la società controllata da Comdata nel mese di luglio dello scorso anno aveva attivato la cassa integrazione per 91 lavoratori tra la sede di Siena e Firenze.
Se 50 di essi non hanno perso la lavorazione, gli altri 41 per 7 mesi non hanno mai avuto un’occupazione. Nel mese di febbraio l’arrivo di una commessa ha consentito l’inizio di un lavoro a turni e nell’assemblea di ieri è stato ufficializzato il passaggio dalla cassa integrazione al contratto di solidarietà. Nonostante questo però il futuro è più incerto che mai.
“La preoccupazione è tanta – spiega Vallone – noi 41 senza lavoro finora riceviamo il contentino di una settimana al mese di impiego ma abbiamo visto da contratto che in realtà nemmeno una settimana è garantita, ma solo due giorni al mese”. Il contratto di solidarietà ha valenza fino a febbraio del 2023 ma la speranza dei lavoratori è che, tramite l’aiuto della regione, possa avvenire un ricollocamento. “Siamo preoccupati – conclude Vallone – le prospettive non le abbiamo in mano. La Regione si spera prenda impegno di trovarci un altro collocamento sempre nel territorio senese”.