“Cambiare una regola fondamentale per l’elezione del segretario nazionale, a 40 giorni dal voto, senza che gli iscritti del partito si siano potuti esprimere, credo che sia una scelta oligarchica, autoreferenziale e che non aiuterà la partecipazione”.
Si presenta a Siena così la candidata alla segreteria del Partito Democratico Paola De Micheli: molto critica riguardo il cambio di regole che ha introdotto il voto online per la scelta del candidato, snaturando, secondo la politica piacentina, la storia dei DEM. Rimettere al centro dell’agenda “Concretamente prima le persone” come titola il libro della ex Ministra delle infrastrutture e dei trasporti del Governo Conte 2, un’idea di partito che pone come protagonisti delle decisioni gli iscritti.
“Spero che questo congresso cambi passo – aggiunge -. Sono mesi che giro l’Italia, ho fatto quasi 50 province, porto in giro idee, un’idea radicale di riforma del Pd, un’idea di riforma delle politiche del lavoro, idee sulla sanità, sulla scuola e non sono mai riuscita a trovare la stessa disponibilità di idee da parte degli altri candidati, che invece si sono concentrati sulla tattica per avere sostegni altisonanti di gruppi dirigenti nazionali, ma che finora io non ho ancora capito che tipo di Pd vorranno nel caso dovessero vincere”
E per riportare il centrosinistra al governo della città di Siena, la candidata DEM pensa ad una campagna elettorale che metta in campo una strategia di prossimità da parte degli iscritti in modo da avvicinarsi concretamente ai bisogni degli elettori.
“Credo che Siena sia stata amministrata male in questi anni e credo che ci siano ampi margini per il Pd, con una campagna di prossimità e di vicinanza alle persone, di ascolto vero delle persone, di riconquistare la città. Una vittoria che per la sinistra rappresenterebbe il rilancio che vogliamo”.