Pd Siena: "Depotenziamento trasporto pubblico Siena sud, fare marcia indietro"

Mobilità, i dem: "non si riesce a comprendere il motivo di questo depotenziamento del servizio pubblico da e per il centro storico, effettuato con decisioni estemporanee, al di fuori del Piano generale della Mobilità (non approvato in via definitiva) e dunque esposte alle pressioni di interessi particolari"

Di Redazione | 1 Novembre 2023 alle 11:00

Pd Siena: "Depotenziamento trasporto pubblico Siena sud, fare marcia indietro"

I circoli Sant’Agostino e colonna San Marco dell’Unione Comunale Pd Siena intervengono sulla questione mobilità. I dem parlano di “depotenziamento del trasporto pubblico a Siena sud”.

“Il Pollicino che non arriva più in Piazza Indipendenza, se non fino alle ore 10,05 dei giorni feriali, e si ferma per il resto della giornata e in tutti i giorni festivi in Fontebranda, sta creando vari, pesanti problemi.  Mette in difficoltà centinaia di persone, lavoratori, anziani, studenti, cittadini che intendono arrivare ai negozi, a scuola, alle sedi universitarie e agli uffici del centro storico; ma anche i turisti diretti ai parcheggi scambiatori e, Inoltre, contribuisce all’isolamento del centro storico stesso, alla sua museificazione”.

“Parlare di sicurezza dei pedoni non convince. Il Pollicino arrivava in Piazza Indipendenza da decenni senza che si sia verificato mai nulla di grave.  Neppure convince la motivazione di decongestionare la piazza: il momento di maggior confusione è infatti al mattino, quando si svolge il rifornimento merci. E in quelle ore il Pollicino continua ad arrivare. La previsione è semplice. Lo spazio lasciato libero dal capolinea in piazza Indipendenza sarà presto occupato da NCC e auto varie, come nel resto delle piazze della città, invase da un traffico senza controllo. Il provvedimento va a sommarsi all’eliminazione del passaggio dello stesso Pollicino 54 dai Quattro Cantoni e alla prevista cancellazione della linea 3 a Porta Tufi”.

“In tutta sincerità non si riesce a comprendere il motivo di questo depotenziamento del servizio pubblico da e per il centro storico, effettuato con decisioni estemporanee, al di fuori del Piano generale della Mobilità (non approvato in via definitiva) e dunque esposte alle pressioni di interessi particolari. Fare marcia indietro ci pare saggio”.



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