Furti a raffica nelle case, Per Siena: "Ecco le nostre proposte per arginare il problema"

Non si fermano i furti nelle case di Siena e delle aree limitrofe: Per Siena dice la sua sul tema, con varie proposte tra cui un coordinamento vasto tra le parti e il vigile di quartiere, idea che sembra ormai dimenticata

Di Redazione | 4 Febbraio 2024 alle 16:15

Furti a raffica nelle case, Per Siena: "Ecco le nostre proposte per arginare il problema"

“Siamo di nuovo ad interessarci sul fenomeno dei furti in appartamenti, che si sono verificati in città e nella periferia”. Così il movimento Per Siena interviene sul sempre sentito tema della sicurezza. Purtroppo furti e colpi nella case, sia a Siena che nelle zone limitrofe, proseguono ciclicamente ed è molto difficile per le forze dell’ordine stroncare il fenomeno.

“Talvolta questi ci vengono raccontati dai media ma tanti altri con il “passa parola ” nella speranza che anche su questi siano state fatte le necessarie denunce. Il fenomeno si presenta in fasi cicliche abbastanza ricorrenti e, sembra, con sempre maggiore “sfrontatezza” da parte di chi li esegue, incuranti di poter essere scoperti. Tutto ciò contribuisce in maniera esponenziale a far crescere la paura e l’insicurezza nel cittadino, e non solo per chi subisce il furto” prosegue Per Siena.

“Il Movimento Per Siena avanza idee e contenuti messi al servizio di chi è preposto ad intervenire. Intanto occorrerebbe creare un sistema di sicurezza disegnato proprio sulla necessità dei cittadini, con obiettivi come la sicurezza integrata, lo scambio informativo e logistico operativo tra polizia. E servirebbe dare piena efficienza ad un “tavolo” di coordinamento comunale della sicurezza urbana che coinvolga più parti: forze dell’ordine, associazioni di categoria, gruppi di cittadini, sindaci dei comuni limitrofi, scuole ed associazioni di volontariato, in un concetto di “area vasta”. Ciò perché il fenomeno necessita di una considerazione più ampia” è quanto indica Per Siena.

“Quanto al presidio del territorio Per Siena propone di valutare l’impiego di mezzi idonei (ad esempio, un campo ufficio mobile) da far stazionare per periodi prolungati presso i punti nevralgici, in modo tale da garantire una migliore condizione operativa per gli agenti coniugata ad una migliore visibilità e fruibilità da parte dei cittadini. in una ottica preventiva e repressiva (contatto tra utenti e polizia locale) – ancora Per Siena – inoltre, il vigile di quartiere (ma che fine ha fatto la proposta?) come ricorso alla fidelizzazione del rapporto cittadino-polizia locale. Occorrerebbe poi impegnarsi maggiormente sul fronte degli strumenti a disposizione della polizia locale, garantendo agli operatori l’accesso alle banche dati gestite dal Ministero degli interni (fondamentale sulla sicurezza dei controlli). Infine, occorre proseguire sul programma di installazione delle telecamere per la sorveglianza urbana: tutto questo in una logica di prevenzione di questo odioso crimine. Un ultimo suggerimento: la sorveglianza delle forze dell’ordine forse andrebbe accentuata maggiormente nella immediata periferia della città, specie negli orari preferiti da chi commette il furto” conclude il movimento.



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