Per Siena: "Ok a stop parcheggi nelle piazze ma serve un progetto complessivo di mobilità"

Per Siena dice la sua sulla scelta del Comune e rilancia: più controlli, aumento posteggi e razionalizzazione parcheggi, rivedere questione del trasporto merci

Di Redazione | 24 Febbraio 2024 alle 11:30

Per Siena: "Ok a stop parcheggi nelle piazze ma serve un progetto complessivo di mobilità"

Il movimento Per Siena interviene in merito alla questione dello stop alla sosta nelle piazze imposta dal Comune di Siena, per liberarle dai mezzi, fornendo contestualmente più posti ai residenti nei parcheggi in struttura. 

“Per Siena – afferma – non può che condividere la scelta,dell’amministrazione comunale, di vietare il parcheggio in alcune delle piazze dove si trovano monumenti storici (Provenzano e San Domenico). Su questa decisione, inevitabilmente, si è aperta una discussione tra favorevoli e contrari, sia sui social che lungo le vie del centro. Si tratta di un problema che dovrebbe essere correttamente ricondotto ad un progetto complessivo di mobilità: progetto evidenziato nel programma del Polo civico senese (in sintonia con le associazioni che lo componevano), poi sostenuto implicitamente da tanti cittadini con il loro voto. Noi intendiamo proporre di nuovo i suoi contenuti, partendo da un’attuazione urgente del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) da cui discendono i punti successivi”.

“Primo argomento – elenca Per Siena – il miglioramento della ztl si ottiene con maggiori controlli sulla occupazione illecita dei parcheggi per residenti, la revisione dei permessi, il controllo del traffico e della sosta degli Ncc, la riduzione delle aree di sosta e della viabilità tra le mura, l’aumento dei parcheggi riservati a residenti in parcheggi a struttura. Proprio in merito ai parcheggi, serve una razionalizzazione e gerarchizzazione, con potenziamento di parcheggi scambiatori e loro collegamento con un maggior numero di navette”.

“Altro aspetto – si prosegue – non indifferente è il peso del trasporto merci. Emerge la necessità del potenziamento di questi servizi con un hub fuori dalle mura e l’utilizzo esclusivo di mezzi elettrici. Inoltre, è opportuno incentivare la mobilità elettrica pubblica e privata, mentre il trasporto pubblico va ripensato e potenziato attraverso scelte condivise con i quartieri, prendendo spunto da buone pratiche diffuse in altre città. L’uso della mobilità pubblica deve rappresentare un cambiamento culturale e di abitudine rispetto al “monumento esteso” rappresentato dal centro storico: modificare le abitudini e le regole di accesso al cuore della città deve rappresentare per i cittadini una convenienza. Tutto ciò è parte integrante dell’idea di città che vogliamo”.



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