Piscine, Pacciani (Uisp): "Il 30 settembre chiude l'impianto dell'Acquacalda"

Oltre 50mila euro di differenza tra le bollette di luglio e agosto a distanza di un anno. L'urlo disperato di Uisp: "Senza aiuti esterni a fine settembre chiudiamo"

Di Redazione | 16 Settembre 2022 alle 14:30

“Se non ci saranno aiuti esterni il 30 settembre chiuderemo gli impianti”. A dirlo è stato il presidente di Uisp Siena Simone Pacciani. Le piscine sono sull’orlo del baratro, il prezzo delle bollette è diventato insostenibile e l’Uisp di Siena non riesce più a mantenere aperto l’impianto dell’Acquacalda.

La differenza rispetto al passato è evidente: a luglio e agosto dello scorso anno il totale da pagare era di 25.256 euro, mentre per gli stessi mesi del 2022 la cifra ammonta a 76.970 euro. Il tutto con un consumo sostanzialmente identico: 111.927 kWh nell’anno corrente, 108.025 kWh nel 2021.

“Stiamo cercando di stringere di stringere i denti per rispondere alle esigenze di tanti utenti – ha detto Pacciani – ma ormai siamo alla fine”.

A Firenze il comune ha stanziato un contributo extra di 366mila euro per coprire i costi di gestione e salvare le piscine dalla chiusura. L’Uisp sta dialogando con gli enti preposti per capire se c’è la possibilità e la volontà di agire sulla falsa riga di quanto fatto a Firenze.
“Noi col comune di Siena abbiamo da mesi un dialogo aperto anche per quanto riguarda i contributi che ci spettavano per il Covid – ha commentato Pacciani -.

Il problema però è l’oggi, abbiamo bisogno di un intervento a sostegno perché non ci si fa più. Noi abbiamo ricevuto solo i primi contributi dell’ex governo conte. Tutto poi diventa una scelta politica: dobbiamo capire se le piscine sono un fattore essenziale per la città, se no aspetteremo il ritorno del prezzo del gas alla normalità”.

La chiusura dell’impianto dell’Acquacalda, che si va ad unire a quelli di Montepucliano e Abbadia San Salvatore già fermi per dei lavori di ristrutturazione, costringerebbe molte persone, dagli adulti ai bambini, a rinunciare alla propria attività motoria. Inoltre, intorno a Uisp orbitano circa 60 lavoratori che rischiano di ritrovarsi senza impiego.



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