Pochi specializzandi di medicina a Siena, Giordano: "Lavoriamo per studentato"

L’assessore ha risposto all’interrogazione dei consiglieri Bossini (Mcs), Maggiorelli (Fdi) e Parri (Sena Civitas) nella seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 26 gennaio

Di Redazione | 26 Gennaio 2024 alle 14:34

Il caso del basso numero di specializzandi in medicina a Siena arriva in Consiglio Comunale. A portare la questione nell’assemblea cittadina sono i consiglieri di maggioranza Franco Bossini, Bernardo Maggiorelli e Chiara Parri e fanno riferimento ai dati emersi ad ottobre 2023 quando soltanto il 57% dei posti a bando dell’ateneo senese erano stati occupati.

L’assessore alla sanità Giuseppe Giordano, dopo un confronto con il Rettore Di Pietra, ha dichiarato che le immatricolazioni totali ad oggi sono circa 140, quindi più basse degli anni caratterizzati dal covid ma in linea con quelle prepandemia. Alcune specializzazioni, come la chirurgia generale, sono più in crisi di altre e un trend da cambiare è il rapporto tra specializzandi in entrata e in uscita che ad oggi è circa uno a tre. In ogni caso lo scorrimento delle graduatorie proseguirà fino al mese di marzo e, nel suo intervento, l’assessore Giordano ha sottolineato la poca incisività della Regione nell’aderire al Decreto Calabria. Alcune novità però potrebbero arrivare direttamente dall’amministrazione comunale.

“Il Decreto Calabria consente l’assunzione a tempo indeterminato di medici in formazione specialistica iscritti agli ultimi due anni di corso con possibilità di stabilizzazione nel momento in cui conseguono il titolo – ha detto Giordano -. Molte regioni, soprattutto nel nord Italia, hanno dato maggiori possibilità rispetto alla Toscana. Dal canto nostro stiamo lavorando sull’istituzione di uno studentato e di una foresteria per i professionisti”. Soddisfatto della risposta il consigliere Bossini, che ha esposto l’interrogazione, ha comunque sottolineato alcuni miglioramenti da mettere in atto per attrarre più studenti: “Vediamo se si può rivedere le strutture, le residenze universitarie e abbassare l’Isee per fare in modo che gli studenti tornino. E’ importante sia per il nostro ateneo che per l’immagine della città”.



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