Poggibonsi: discussione sulla stazione radio base a Staggia

Il sindaco rassicura i cittadini, Fdi attacca: "permesso dato tempo fa era assolutamente sconosciuto agli abitanti della frazione di Staggia e soprattutto perché viene collocata in un punto che tutti sanno essere a ridosso del luogo delle sagre e che risulta uno dei più densamente frequentati dagli abitanti durante la bella stagione"

Di Redazione | 1 Marzo 2021 alle 8:30

Poggibonsi: discussione sulla stazione radio base a Staggia

L’amministrazione comunale di Poggibonsi interviene sull’installazione a Staggia Senese, in via del Pollaiolo, di una stazione radio base Wind Tre . “Lavori che sono supportati dalle certificazioni necessarie a garantire la tutela della salute dei cittadini e si svolgono nel pieno rispetto delle norme previste a partire da quelle di livello nazionale”, dice il sindaco David Bussagli.  Le antenne per la telefonia mobile sono da qualificare come opere private di pubblica utilità e in quanto tali sono annoverate a opere di urbanizzazione primaria la cui realizzazione corrisponde a motivi di pubblico interesse.

“In questa circostanza, come in altre che hanno riguardato il nostro territorio, la società ha richiesto e ottenuto la disponibilità dell’area pubblica in questione per realizzare un impianto di telecomunicazione in grado di garantire copertura ai sistemi di telefonia mobile nella zona”, prosegue il primo cittadino. Come previsto dalla normativa, sul progetto è stata richiesta la valutazione di Arpat che ha fornito parere positivo per valori inferiori ai limiti previsti dalla legge per tutti gli indicatori previsti: limite di esposizione, valore d’attenzione e obiettivo di qualità. Inoltre, fa parte della valutazione Arpat anche l’indicazione dell’obbligo per il gestore di eseguire verifiche strumentali entro 30 giorni dall’attivazione per come previsto dalla normativa che dispone ad esempio che le misurazioni siano effettuate tenendo conto della massima potenza emissiva dell’impianto, anche solo teorica, e che comprendano tutte le sorgenti presenti in zona che concorrono in maniera significativa all’impatto elettromagnetico.

“I criteri di sicurezza previsti dalla vigente normativa – prosegue il sindaco – sono assolutamente stringenti e il parere positivo di Arpat, oltre ad essere precondizione irrinunciabile sotto tutti gli aspetti, rassicura tutti sul piano della tutela della salute. Altrettanto irrinunciabile è il rispetto delle norme e la congruità del progetto con tutta la materia urbanistica e quindi con i vincoli presenti, laddove ci sono”.

“La nostra è una comunità di trentamila persone con scuole, servizi e un forte e importante tessuto imprenditoriale e produttivo. La presenza di impianti di questa tipologia è diffusa su tutto il territorio, anche in contesti urbani densamente popolati”. In tutta la provincia di Siena questi impianti sono oltre 1000 (1193) e ben cento sono state le istallazioni autorizzate da Arpat con parere favorevole nel 2019.  “D’altronde – chiude il sindaco – non è solo il Ministero che riconosce la pubblica utilità degli impianti di reti di comunicazione. Sappiamo bene che queste tecnologie sono assolutamente indispensabili per garantire servizi ormai basilari per le persone e le attività. Dispiace per l’apprensione che si è generata. Sull’aspetto prioritario relativo alla tutela della salute è indispensabile e doveroso fornire tutte le rassicurazioni necessarie”.

“Le risposte del Sindaco ai cittadini di Staggia sono insoddisfacenti – commenta Fratelli d’Italia – Il sindaco ci rassicura che la società ha chiesto il permesso, certamente da quando in qua una società privata può installare un antenna in un’ area del comune senza un permesso.
Poi ci rassicura che sono state fatte le valutazioni Arpat, ed anche questo ci sembra assolutamente ovvio, normale, da quando in questo paese per qualunque situazione di questo tipo non c’è una valutazione Arpat.  Ora è chiaro che il sindaco fa finta di non capire la questione, noi non avevamo dubbi che lui avesse dato i permessi e che avesse chiesto le valutazioni Arpat. Ma il problema rimane quello originale, perché un permesso dato tempo fa era assolutamente sconosciuto agli abitanti della frazione di Staggia e soprattutto perché viene collocata in un punto che tutti sanno essere a ridosso del luogo delle sagre e che risulta uno dei più densamente frequentati dagli abitanti durante la bella stagione. Alla fine il problema è la totale mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini che avrebbero tutto il diritto di partecipare alle decisioni che riguardano i luoghi in cui passano la vita. Per cui rimane ferma la nostra posizione nel chiedere un incontro fra i cittadini e tutte le componenti coinvolte nella vicenda, e crediamo che sia un fatto che vada a favore della democrazia e del vivere  civile”.

 



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