Post omofobo contro Elly Schlein, Antipasqua si difende: "Non offese, la mia è una scelta politica"

Giuseppe Antipasqua, consigliere di minoranza di Castiglione d'Orcia si scaglia contro il segretario provinciale Pd Valenti: "Ha sollevato un falso problema, non ho intenzione di chiedergli scusa"

Di Redazione | 10 Marzo 2023 alle 12:05

Continua la brutta pagina di offese personali e non politiche alla neo segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. Questa volta ad aver suscitato la fantasia di qualcuno è stato il discorso lanciato in campagna elettorale in contrapposizione all’idea di famiglia di Giorgia Meloni. Il protagonista del post incriminato, pubblicato su Facebook, è stato Giuseppe Antipasqua, consigliere di minoranza di Castiglione d’Orcia, che punta il dito sul suo orientamento sessuale e sulla sua famiglia contrapponendola a quella di Giorgia Meloni che “ama un uomo, può avere figli ed è cristiana”. Un’uscita fuori dalle righe che non è andata giù al Segretario Provinciale del Partito Democratico Andrea Valenti, che non ha nascosto il suo disappunto.

“Mi sembra incredibile che nel 2023 si possa fare un post che veicola questo messaggio tossico che una donna che ama un’altra donna (come un uomo che ama un altro uomo, o una donna che non ha figli possa essere considerata meno donna, rispetto ad altre. E’ un pensiero tossico, davvero che va fermato e quello che fa ancora più schifo è che provenga da una persona che, seppur di minoranza, rappresenta le istituzioni”.

Dichiarazioni poco consone al ruolo politico che ricopre Antipasqua e che tendono a marcare una differenza tra “Famiglia e donna di serie A e “Famiglia e donna di serie B”, distinzioni che non dovrebbero esistere. Lo stesso Antipasqua si difende, ribadendo che il suo non era un post omofobo, ma politico. L’intento non era quello di offendere: semplicemente lui sceglie tra i due profili quello di Giorgia Meloni.

“Non aveva minimamente intenzione di offenderla, ho solo fatto una scelta tra i due profili. Tra un profilo alternativo come quello della Schlein, ho scelto, e scelgo, quello della Meloni. Il mio è un giudizio politico. Non ho difficoltà a chiedere scusa per il malinteso a cui sono andato incontro, ma non ho nessuna intenzione di chiedere scusa a Valenti perchè lui ha sollevato un falso problema”.

Il Consigliere accusa Valenti di aver fomentato la questione senza ragione, ma è pur vero che per attaccare la neosegretaria del Partito Democratico sarebbe più opportuno criticare le idee politiche piuttosto che gli aspetti personali.



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