Pressing di Coldiretti Siena per la protezione delle aziende agricole: "Il Piano Lupo non può attendere"

Di Redazione | 17 Novembre 2017 alle 13:16

Pressing di Coldiretti Siena per la protezione delle aziende agricole: "Il Piano Lupo non può attendere"

Coldiretti lamenta l’insostenibile stato nel quale operano gli allevatori con continui attacchi al bestiame da parte di predatori

Non si ferma l’offensiva di Coldiretti Siena sulla vicenda dei danni arrecati dai predatori alle aziende agricole. Nei giorni scorsi l’associazione aveva dichiarato lo stato di mobilitazione ed aveva presentato alla Regione un aggiornato documento di richieste per aiutare gli allevatori gravati dai continui attacchi al bestiame da parte di lupi ed ibridi in particolare. Oggi invece l’organizzazione agricola si è rivolta all’Assessore Remaschi con una lettera per sollecitare l’adozione del Piano Lupo, rimasto da diversi mesi in stallo in sede di Conferenza Stato-Regioni. Con l’attuazione sul territorio toscano di tutti i punti del cosiddetto ‘Piano’, afferma Coldiretti,  si potrebbe cercare di contenere i danni per le imprese agricole e rendere possibile la coesistenza tra il predatore e l’attività di allevamento.

“Coldiretti denuncia da mesi, in molte aree della Toscana e spesso nella provincia di Siena – commenta Simone Solfanelli, direttore Coldiretti Siena – una situazione di emergenza legata alle predazioni. Basti pensare che per il triennio 2014 – 2016 sono state presentate domande di indennizzo, riferite a 1.348 attacchi di predatori agli animali allevati, per un danno che supera i 3 milioni di euro. Numeri che parlano da soli e che non dicono tutto della situazione reale perché molti allevatori rinunciano addirittura a richiedere i rimborsi”. Apprezzabili gli sforzi della Regione come quello annunciato di reperire ulteriori risorse per risarcire tutti i danni per le domande presentate al novembre 2016 ed ancora in attesa di essere liquidate. “Restano però – ha detto il direttore Coldiretti Toscana, Antonio De Concilio – ancora alcuni capitoli aperti come il risarcimento agli allevatori per le spese sostenute per lo smaltimento delle carcasse degli animali uccisi dai predatori e per le cure agli animali feriti, l’immediata realizzazione di piani di contenimento e controllo di cani vaganti e ibridi lupo/cane attraverso la collaborazione con i diversi Corpi di Polizia. Serve poi un programma finalizzato al sostegno del comparto della pastorizia che è interessato da una preoccupante crisi.



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