Presunto stupro a Chianciano Terme, avvocati sciabolatori: "Nessuna auto sospensione"

Uno dei due atleti ha saltato una gara per la troppa pressione mediatica, l'altro oggi in pedana a Lucca. Si valuterà il da farsi in vista dei prossimi impegni ma tecnicamente nessuna auto sospensione, si precisa

Di Claudio Coli | 8 Marzo 2024 alle 17:15

Presunto stupro a Chianciano Terme, avvocati sciabolatori: "Nessuna auto sospensione"

“Nessuna auto sospensione”. A precisarlo è l’avvocato Enrico De Martino, difensore dei due giovani sciabolatori sotto indagine per il presunto stupro di Chianciano Terme, di cui sarebbe stata vittima una schermitrice 17enne uzbeka.

Uno degli atleti ha saltato ieri 7 marzo una gara effettivamente per la troppa pressione creatasi sulla vicenda, ma oggi l’altro schermidore è regolarmente salito in pedana a Lucca per le gare in programma. La partecipazione ai prossimi impegni sarà valutata ma in ogni caso la difesa degli atleti sottolinea che tecnicamente non c’è “nessuna auto sospensione”.

Claudio Coli

Nato a Siena il 20-07-1990, è iscritto all'ordine dei giornalisti come giornalista pubblicista dal 25 marzo 2013. Ha iniziato a scrivere di sport, in particolare di pallacanestro, seguendo l'epopea della Mens Sana Basket negli anni duemila. È poi passato alla cronaca locale e da alcuni anni si occupa anche di cronaca nera e giudiziaria.



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