Le definisce “accuse molte gravi” il presidente del Coni Giovanni Malagò quelle verso i tre atleti della Federazione Scherma, due indagati per lo stupro di gruppo che avrebbero messo in atto ai danni di una campionessa di scherma che gareggia per la nazionale dell’Uzbekistan, nella notte tra il 4 e il 5 agosto 2023 durante un ritiro a Chianciano Terme. “Davanti a me vedo il buio. Quei tre mi fanno ancora paura” ha detto la giovane all’epoca dei fatti minorenne, assistita dall’avvocato Luciano Guidarelli. Gli accusati sono due promesse della scherma italiana, per questo è intervenuto anche Malagò, per mettere un freno alle polemiche dovute alla mancata sospensione dalla attività sportiva in corso. “Ho sentito il presidente federscherma Azzi – ha dichiarato – , l’ho subito chiamato e mi ha riferito una serie di passaggi millimetrici di tutto quello che era successo. La procura di Siena sapete cosa ha ritenuto giusto fare e su questo ci sono atti secretati. Le accuse sono molto gravi, ma poi si entra nel campo delle interpretazioni e delle logiche. Voi ritenete giusto che anche se c’è una procura che sta indagando con telefoni sotto controllo, interviste e incontri, che non ci siano gli elementi per agire oppure a prescindere uno doveva intervenire? Basta, qui mi fermo”.
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Presunto stupro a Chianciano Terme, Malagò: "Accuse gravi ma poi si entra nel campo delle interpretazioni e delle logiche"
Il presidente del Coni commenta il caso della campionessa di scherma che sarebbe stata abusata da tre atleti della Fis
Di Redazione | 6 Marzo 2024 alle 15:10
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