Il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha deposto oggi al tribunale di Siena come testimone nell’ambito del processo sull’operazione di cessione del marchio AC Siena (risalente al 2012), considerata dai magistrati una plusvalenza per sanare un bilancio sofferente e per cui sono a processo con l’accusa di bancarotta fraudolenta in concorso l’ex presidente Massimo Mezzaroma, l’ex presidente di Mps Giuseppe Mussari e alcuni dirigenti della banca.
Al centro dell’esame di pm e altre parti il passaggio di Antonio Conte, oggi allenatore del Tottenham, dal Siena alla Juventus, nell’estate 2011, e i relativi contatti avuti dal numero 1 juventino e la dirigenza senese del club poi fallito nel 2014 e lo sponsor Mps.
“Ci furono dei contatti con i miei collaboratori Paratici e Marotta, formulammo un’offerta e Conte si liberò. Ma non ebbi mai dialoghi con il presidente Mezzaroma o altri dirigenti del Siena” ha specificato Agnelli, che ha sottolineato come la società da lui presieduta non ha mai effettuato similari cessioni del marchio.
Agnelli ha rivelato che gli fu chiesto di fare una telefonata di cortesia al presidente Mussari al momento del passaggio di Conte alla Juventus: “Non ricordo chi me lo chiese, forse Conte o Marotta, fu una telefonata di 60 secondi, mi disse che Antonio era un grande allenatore ed era contento di venire a Torino”.
C.C