Processo per le mail di David Rossi: il racconto della testimone Ilaria Dalla Riva

Di Redazione | 21 Ottobre 2016 alle 13:33

Processo per le mail di David Rossi: il racconto della testimone Ilaria Dalla Riva

Imputati la moglie di David Rossi Antonella Tognazzi e il giornalista del Fatto Quotidiano Davide Vecchio

Si è aperto oggi alle 10.30 il processo riguardante le mail di David Rossi pubblicate in 5 luglio 2013 sul Fatto Quotidiano. Imputati Antonella Tognazzi, moglie di David Rossi, e David Vecchi, giornalista del Fatto Quotidiano.

Assente per difetto di notifica, l’a.d di Monte Paschi Fabrizio Viola, parte offesa nel processo.

Tanti i testi messi in calendario per una udienza che difficilmente potrà concludersi in giornata. Tra questi Ilaria Dalla Riva, responsabile del personale Mps, Bruna Sandretti, segretaria e collega di David Rossi, Luca Goracci, avvocato di Antonella Tognazzi, Riccardo Quagliana, responsabile dell’ufficio legale di Mps,  l’avvocato Lepri e molti giornalisti che al tempo pubblicarono le email.

Primo testimone ad essere interrogata dalla pm Menicucci è stata Ilaria Dalla Riva che ha parlato per quasi tre ore. Alla dirigente del Monte dei Paschi sono state fatte domande sull’esposizione economica di David Rossi e sulle difficoltà della vedova nell’immediatezza della morte. Inoltre ha riferito su quanto la Banca ha deciso di liquidare agli eredi.

Secondo la Dalla Riva esistevano ottimi rapporti tra lei e la Tognazzi al punto da essere andata a trovarla il giorno dopo il suicidio di David e di averle chiesto di chi si fidasse per gestire le questioni economiche e di successione. Infatti David Rossi, spiega in aula la Dalla Riva, aveva acceso un grosso finanziamento per ristrutturare una casa, e la vedova avrebbe avuto difficoltà a portare a termine i pagamenti.

Dalla Riva ha risposto anche su quanto è stato liquidato agli eredi dopo la morte di Rossi: 44mila euro di ferie maturate, 163mila, come è prassi in casi di morte, per mensilità concesse come preavviso non dato. A queste erano stati aggiunti 111mila euro netti (185mila lordi) equivalenti ad una annualità di stipendi, proprio per venire incontro alle necessità della famiglia.

La dirigente ha poi parlato degli incontri con l’avvocato Lepri, primo legale della Tognazzi, e quindi del successivo incontro con Goracci che richiese una buona uscita di importo maggiore, circa 1milione di euro, facendo un paragone con altri dirigenti usciti precedentemente, e facendo riferimento alla buonuscita di Vigni al quale furono liquidati circa 4milioni di euro. Nell’occasione Goracci mostrò sul telefonino le mail inviate da Rossi a Viola, nelle ore precedenti il suicidio e nelle quali diceva “se non rispondi mi ammazzo”.

Il pm ha chiesto anche alla Dalla Riva quali fossero le condizioni psicologiche di Rossi nei giorni precedenti la tragedia e la dirigente ha spiegato che David era molto provato per la perquisizione subita a casa sua dalla Guardia di Finanza.

 



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