Gli studenti, ricercatori e visiting professor in arrivo dalla Palestina stasera saranno accolti da numerosi atenei italiani: il gruppo più numeroso, quattordici, all’Università degli Studi di Milano; otto all’Università degli Studi di Siena; due all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e due all’Università degli Studi della Tuscia. Due andranno all’Università degli Studi di Roma La Sapienza, altri due all’Università degli Studi di Venezia Ca’ Foscari e due all’Università degli Studi di Padova. Gli altri si distribuiranno tra l’Università degli Studi di Ferrara, l’Università degli Studi di Trieste, l’Università degli Studi dell’Aquila, l’Università degli Studi di Parma, l’Università degli Studi di Pisa, l’Università degli Studi di Milano Bicocca e l’Università degli Studi di Pavia, con un posto ciascuno.
L’arrivo di questi studenti fa parte del programma Iupals – Italian Universities for Palestinian Students, ideato dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui) e realizzato in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci), il ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) e il Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme.
L’iniziativa, che prevede complessivamente 150 borse di studio da parte di 35 università italiane, offre alle studentesse e agli studenti palestinesi l’opportunità di intraprendere un intero ciclo universitario nel nostro Paese e rafforza la cooperazione accademica tra Italia e Palestina. IUPALS è accompagnato da un finanziamento ulteriore del MUR, pari a 330 mila euro, per l’erogazione di corsi di lingua italiana in favore degli studenti palestinesi aggiudicatari delle borse di studio. Le risorse saranno ripartite nel corso del triennio 2025-2027 tra le Università beneficiarie (Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Milano, Università Roma Tre, Università per Stranieri di Perugia e Università per Stranieri di Siena).