Progetto "Una vita da Social", il Questore Milone: "Rete e strada, insidie identiche: dopo una scelta non si torna indietro"

Quando un giovane mette una foto in rete, quella rimane per sempre. Anche sulle strade è una questione di scelte. Se si beve un bicchiere di troppo, se si fuma una canna, se ci si affida alla guida dell'amico ubriaco, c'è il rischio di non poter tornare indietro. Gli incidenti stradali e le vittime sono in crescita".

Di Redazione | 11 Novembre 2023 alle 14:00

“Dobbiamo aiutare i ragazzi a crescere nella consapevolezza del rispetto delle regole. Rete e strade nascondono insidie identiche. Dopo aver fatto una scelta, non c’è la seconda opzione. La scelta è definitiva. Quando un giovane mette una foto in rete, quella rimane per sempre. Anche sulle strade è una questione di scelte. Se si beve un bicchiere di troppo, se si fuma una canna, se ci si affida alla guida dell’amico ubriaco, c’è il rischio di non poter tornare indietro. Gli incidenti stradali e le vittime sono in crescita”.

Così il Questore Pietro Milone a margine della tappa colligiana  bordo del truck per il del progetto “Una vita da Social”  tornata in Toscana nell’ambito del progetto di formazione dedicato agli studenti, che, a partire dallo scorso anno scolastico, è dedicato al tema educativo “in Strada come in Rete” e si è, pertanto arricchito, della partecipazione, oltre che della Polizia postale, anche di operatori della Polizia stradale, al fine di sensibilizzare i ragazzi sui numerosi pericoli connessi all’uso delle tecnologie digitali ed alla circolazione stradale. L’iniziativa, con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha sempre attirato l’attenzione dei ragazzi e dei loro insegnanti, permettendo di coinvolgere oltre due milioni e mezzo di studenti su tutto il territorio nazionale.

Gli operatori della Polizia postale hanno incontrato gli allievi delle scuole secondarie di I e di II grado di Colle Val D’Elsa, “Leonardo da Vinci”, “Arnolfo di Cambio” “Salvetti” e  “Ricasoli” ed i loro docenti, con i quali si parlerà di cyberbullismo, di adescamento online, di estorsione sessuale, nonché delle diverse fonti di rischio connesse all’uso delle piattaforme social e, più in generale, di Internet, anche con riferimento agli acquisti e alle transazioni in rete, che sempre più spesso coinvolgono i giovani.

In parallelo, in un apposito stand attrezzato con dispositivi attraverso i quali è possibile simulare lo stato di alterazione dovuto all’assunzione di alcol e stupefacenti, la Polizia stradale ha sensibilizzato i ragazzi sull’estrema importanza di osservare le regole prudenziali e le disposizioni del Codice della strada, al fine di scongiurare il verificarsi di incidenti, che troppo spesso producono conseguenze tragiche.

“E’ nostro prezioso dovere informare i ragazzi, bene più prezioso che abbiamo in quanto rappresentano il futuro, – ancora il Questore della Provincia di Siena Pietro Milone– sull’uso dei Social e sui rischi legati all’utilizzo della “rete”. Ancor più dobbiamo dare loro preziosi consigli su come comportarsi sulla strada, affinché maturino un’educazione stradale che possa preservarli il più possibile dal rischio di incidenti, che troppo spesso ancora avvengono. Occasioni come questaprosegue Milone sono fondamentali e da non perdere, suggellano una volta di più lo stretto legame che c’è tra i giovani e la Polizia di Stato”.

“Al fine di limitare i rischi cui i ragazzi sono costantemente esposti navigando in rete, è fondamentale creare un’adeguata consapevolezza sulle numerose criticità legate all’uso dei dispositivi informatici e sulle cautele che è possibile adottare. Il cosiddetto “cyber risk” interferisce inevitabilmente con lo spazio vitale di ciascuno di noi, tenuto conto della sempre più forte compenetrazione tra l’uso delle tecnologie digitali e la vita quotidiana”.



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