Pujia e Innocenti si presentano: nuova direzione per il carcere di Siena

Il nuovo direttore del carcere di Santo Spirito e il nuovo comandante della polizia penitenziaria hanno scelto il progetto "Oltre le sbarre" per presentarsi alla città

Di Redazione | 17 Giugno 2025 alle 15:30

Pujia e Innocenti si presentano: nuova direzione per il carcere di Siena

Da qualche mese è alla guida della casa circondariale di Santo Spirito, ma oggi, 17 giugno, ha fatto la sua prima uscita pubblica. Graziano Pujia, nuovo direttore del carcere senese, ha scelto il progetto “Oltre le sbarre” per presentarsi alla città e avviare un nuovo corso nella gestione dell’istituto penitenziario.

Con una lunga esperienza alle spalle – già vicedirettore del carcere di Regina Coeli a Roma, poi direttore delle case circondariali di Sassari, Empoli e Trieste – Pujia è arrivato a Siena in un momento delicato. “Quando sono arrivato – ha dichiarato – ho trovato un vuoto di potere: non c’era un direttore titolare da tanto tempo, né un comandante della polizia penitenziaria. Adesso, con il mio insediamento e l’arrivo, pochi giorni fa, del nuovo comandante, siamo finalmente a ranghi completi. Questo ci permette di ripartire su qualsiasi tipo di iniziativa, sia istituzionale che privata, e su ogni progettualità possibile”.

Al suo fianco, da poche settimane, c’è Marco Innocenti, nuovo comandante della polizia penitenziaria. Anche lui ha colto l’occasione del progetto “Oltre le sbarre” per presentarsi pubblicamente e condividere la visione del nuovo corso. “Ho assunto l’incarico da appena tre settimane – ha spiegato Innocenti – e fin da subito ho percepito una forte sinergia tra le diverse aree dell’istituto, da quella educativa a quella sanitaria, oltre ovviamente all’area della sicurezza, di cui sono responsabile. Il rapporto con il direttore è nato in modo molto positivo e stiamo affrontando insieme le criticità e i progetti con grande spirito di collaborazione”.

Innocenti ha poi voluto sottolineare l’impegno umano e professionale del corpo di polizia penitenziaria: “Ogni giorno, uomini e donne garantiscono non solo la sicurezza, ma anche un contatto umano fondamentale con i detenuti. Questo è un aspetto che spesso sfugge, ma che rappresenta una peculiarità preziosa del nostro lavoro”.

Il comandante ha anche raccontato alcune delle attività più significative portate avanti all’interno del carcere, come il laboratorio teatrale e la recente performance organizzata dai detenuti in solidarietà con un gruppo di lavoratori in difficoltà della Beko.



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