Raccolta differenziata: i senesi conoscono le regole per una raccolta corretta?

I cittadini rispondono ai microfoni di Radio Siena Tv

Di Redazione | 10 Febbraio 2020 alle 17:18

Raccolta differenziata: i senesi conoscono le regole per una raccolta corretta?

Il primo step di attivazione del nuovo servizio dei “cassonetti intelligenti” all’inizio del nuovo anno ha interessato i residenti nelle zone di Taverne, Via Aretina, Coroncina, Cerchiaia, viale Toselli, Volte Basse, Massetana Romana e Sant’Andrea. Sono stati coinvolti circa 12000 cittadini che hanno ricevuto due tessere 6Card con le istruzioni per l’attivazione.

Dopo una prima fase iniziale ad accesso “libero”, che ha permesso a tutti di comprendere il corretto funzionamento dei nuovi contenitori, dallo scorso 20 gennaio l’utilizzo dei cassonetti è possibile solo con la 6Card.

Dal momento che una simile rivoluzione nel sistema di raccolta rifiuti ha tra i suoi scopi principali la riduzione dell’indifferenziato, è necessario che pure l’utenza sia sufficientemente informata sulla classificazione dei rifiuti. I nostri inviati hanno perciò deciso di condurre un’indagine sul livello di consapevolezza dei cittadini in merito alla questione.

Abbastanza semplice è parsa la definizione di “indifferenziato”, ossia “ciò che non è riciclabile e dunque contribuisce all’inquinamento generale”.

Qualche difficoltà l’hanno creata gli esempi pratici, soprattutto il cartone della pizza e la scatoletta di tonno: “Se il cartone della pizza è sporco non andrebbe buttato nella carta, cosa che invece sarebbe possibile se fosse pulito. Bisogna starci attenti, perché molti sbagliano”. “La scatoletta di tonno?” Dipende se ha ancora olio al suo interno, perché prima andrebbe pulita con un panno e poi buttata nel multi-materiale”, oppure “nell’alluminio, lavandola prima”.

C’è chi al contrario si mostra più titubante: “Il cartone della pizza? Nella carta”. “E se è sporco?” “Non lo so”. I meno giovani risolvono i dubbi con astuzia: “”Io, per non sbagliare, la scatoletta di tonno la butto nel riciclabile”.

Non manca una nota polemica tra i nostri intervistati, che lamentano come sia stato imposto un cambio di abitudini fin troppo repentino per essere così radicale: “Siamo passati da un estremo a un altro: è giusto salvaguardare l’ambiente, ma non si può passare dal minimo al massimo così velocemente. Devo mettermi a lavare una scatoletta di tonno?!”.

Andrea Mari

 

 



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