Un salto in avanti per la lotta ai tumori arriva oggi dall’Azienda ospedaliera universitaria senese, dove è stato inaugurato un acceleratore lineare di ultima generazione, cuore tecnologico del reparto di Radioterapia diretto dal professor Paolo Tini. Uno strumento all’avanguardia, capace di erogare trattamenti oncologici complessi con una precisione millimetrica, riducendo i tempi e aumentando la qualità delle cure.
L’investimento complessivo è stato pari a 2,9 milioni di euro, di cui circa 2,1 milioni finanziati grazie alle risorse del PNRR e 800 mila euro messi a disposizione dalla Regione Toscana.
“Un sistema sanitario pubblico deve investire in persone, strutture e tecnologie – ha dichiarato il presidente della Regione Eugenio Giani –. Questo nuovo acceleratore è un simbolo della sanità di qualità e di avanguardia che vogliamo in Toscana. È anche un segnale forte che rivolgiamo al Governo: servono più risorse, non meno, per il Servizio sanitario nazionale”.
Grazie al nuovo macchinario, la Radioterapia dell’Aou Senese potrà superare i 700 trattamenti annui effettuati nel 2024. Solo lo scorso anno sono stati registrati circa 1.400 nuovi pazienti per oltre 25.000 accessi totali. Il 70% proviene dall’area senese, ma una quota significativa – pari al 20% – arriva anche dalle province di Arezzo e Grosseto, e fino al 10% da altre regioni italiane.
Il nuovo acceleratore lineare è dotato di funzionalità altamente sofisticate: può erogare trattamenti complessi come la VMAT, IMRT, SBRT e radiochirurgia, con possibilità di gating respiratorio e breath-hold, particolarmente indicati per neoplasie mammarie e polmonari. “Grazie alla testa con 160 lamelle e a un sistema di imaging integrato – ha spiegato Paolo Tini, direttore Radioterapia – garantisce trattamenti più rapidi, precisi e confortevoli per i pazienti, con tempi di seduta ridotti e una migliore conformazione del fascio terapeutico”.
Fondamentale anche l’impatto in ambito scientifico: il nuovo acceleratore consentirà di sviluppare protocolli clinici avanzati e progetti di medicina di precisione. “Stiamo lavorando – ha aggiunto Tini – su ricerca clinica e traslazionale, in collaborazione con l’Università di Siena, la Scuola di specializzazione in Radioterapia e partner internazionali. L’obiettivo è integrare i profili molecolari dei pazienti con i volumi di trattamento e utilizzare l’intelligenza artificiale per la predizione della risposta terapeutica”.
Soddisfazione anche da parte dell’assessore regionale alla salute Simone Bezzini, che ha ricordato come l’intervento rientri all’interno di un più ampio piano di riqualificazione strutturale e tecnologica dell’Aou Senese. “Il tasso di obsolescenza dei macchinari si è dimezzato – ha dichiarato Bezzini– e questo significa cure più sicure, più efficaci e condizioni di lavoro migliori per i professionisti”.
Oltre alla tecnologia, anche l’ambiente è stato completamente rinnovato. “Un investimento importa – ha sottolineato Antonio Barretta, direttore generale Aou Scotte di Siena -, con attenzione anche alla cura dei nuovi spazi,dove al centro c’è l’umanizzazione delle cure, per offrire ai pazienti ambienti più accoglienti e rispettosi della persona”.