Ragazza scomparsa a Siena, l'appello dei genitori a Miriam: "Qualunque sia la tua volontà, facci sapere come stai"

Proseguono le ricerche della 24enne scomparsa. L'appello della famiglia a Siena Tv: "Miriam, se leggi queste parole, sappi che ti vogliamo bene e che ti stiamo aspettando. Non importa dove sei né cosa è successo: la cosa più importante per noi è sapere che stai bene"

Di Simona Sassetti | 30 Ottobre 2025 alle 14:38

Ragazza scomparsa a Siena, l'appello dei genitori a Miriam: "Qualunque sia la tua volontà, facci sapere come stai"

“Qualunque sia la tua volontà, noi la accettiamo. Ma ti preghiamo: facci sapere come stai”. È l’appello che i genitori di Miriam Oliviero rivolgono direttamente alla figlia, nella speranza che il messaggio possa raggiungerla in qualche modo, in queste ore di attesa e di angoscia, mentre Siena e una comunità intera, come quella di Monteroni d’Arbia, si stanno stringendo intorno alla famiglia con affetto e solidarietà.

L’ultimo giorno in cui è stata vista, Miriam aveva pranzato a casa insieme alla sorella di 19 anni. Un pranzo come tanti, prima di uscire di casa per andare al lavoro. Poco dopo, intorno alle 13:48, aveva telefonato alla madre. Con tono tranquillo, le avrebbe chiesto un consiglio. “Mi ha chiesto cosa doveva dire al lavoro se fosse arrivata tardi – racconta la madre ai nostri microfoni – . Lei voleva andare a lavoro, ma sapeva che avrebbe fatto tardi”.  Quello è stato l’ultimo contatto. Da quel momento, nessuna chiamata, nessun messaggio, nessun segnale.

Un dettaglio, raccontato dai genitori, ha reso ancora più evidente l’anomalia della scomparsa: Miriam non avrebbe mai lasciato da solo il suo cane, a cui era profondamente legata. “Se avesse pensato di restare via più a lungo – spiega il padre ai nostri microfoni – si sarebbe preoccupata di farlo accudire, come faceva sempre. È una delle cose che più ci fanno pensare che non volesse trattenersi”.

La geolocalizzazione del telefono avrebbe indicato come ultima posizione la zona compresa fra Piazza del Campo e Salicotto, nel cuore di Siena. I genitori, che seguono con attenzione gli aggiornamenti tecnici, spiegano che il segnale sarebbe rimasto stabile per diverse ore, ma senza che il dispositivo venisse più usato. “Lo abbiamo fatto trillare più volte, ma non si sente suonare – raccontano –. È come se fosse nascosto, forse sotto terra o in un punto dove non arriva il segnale”. Le operazioni di ricerca proseguono da ieri pomeriggio, coordinate dai Carabinieri e dalla Protezione Civile. Nella notte, decine di volontari hanno battuto il centro storico di Siena: giardini, parcheggi, scale di risalita, l’Orto de’ Pecci e tutta la zona di Piazza del Campo, dove il cellulare della giovane sarebbe stato localizzato l’ultima volta.

Secondo la famiglia, Miriam si sarebbe recata volontariamente a Siena, ma non aveva alcuna intenzione di trattenersi. Il messaggio alla madre, la premura per il lavoro e l’affetto per il suo cane ne sarebbero la prova. “Non ha mai fatto mancare sue notizie – spiegano i genitori –. Si confidava sempre con noi. Questo silenzio non le somiglia, ed è ciò che ci spaventa di più. Ringraziamo di cuore tutti coloro che in queste ore stanno aiutando nelle ricerche, la Protezione Civile, i Carabinieri e tutti i volontari. La nostra preghiera è che non venga meno l’attenzione, che ognuno continui a guardarsi intorno con un occhio in più. Anche un piccolo segnale, una segnalazione, può fare la differenza. E se Miriam dovesse leggere queste righe, i genitori vogliono che sappia una cosa sola: Non importa dove sei, né cosa è successo. Qualunque sia la tua scelta, noi la rispettiamo. Ti chiediamo soltanto di farci sapere che stai bene”.

Le ricerche continuano senza sosta.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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