Ranza, non più garantito il presidio medico all'interno del carcere. I sindacati: "Scelta scellerata"

"Vogliamo evidenziare che tutto ciò, se irresponsabilmente attuato, determinerà gravi rischi per l’ordine e la sicurezza pubblica e destabilizzerà il sistema sanitario della Valdelsa

Di Redazione | 14 Giugno 2022 alle 9:30

Ranza, non più garantito il presidio medico all'interno del carcere. I sindacati: "Scelta scellerata"

Il presidio medico h24 all’interno del carcere di Ranza non sarà più garantito a partire dal prossimo fine settimana. A lanciare l’allarme sono i sindacati della polizia penitenziaria, che definiscono scellerata questa scelta compiuta dal sistema sanitario toscano.

“Non c’è pace per il personale di Polizia Penitenziaria della Casa di Reclusione di San Gimignano – scrivono le organizzazioni sindacali in un documento unitario -. Le scriventi OO.SS. sono venute a conoscenza che già a partire dal prossimo weekend la Sanità Toscana, nella sua autonomia, è intenzionata a non garantire più il Presidio Medico H24 all’interno del Penitenziario di Ranza.

Solo chi, come noi, conosce bene la realtà e le difficili dinamiche di un Istituto penitenziario, è consapevole che tale scelta, a dir poco scellerata, determinerà nell’immediato innumerevoli ricorsi ai numeri di soccorso pubblico quali Guardia Medica e/o 118 che saranno inevitabilmente chiamati in causa per sopperire all’assenza del Medico di turno all’interno dell’Istituto.

Guardia Medica e/o 118 avranno un notevole surplus lavorativo perché dovranno necessariamente sostituirsi al Medico dell’Istituto che, come ora, assicura la dovuta assistenza sanitaria H24 alla popolazione detenuta valutando tempestivamente qualsiasi necessità e fornendo contestualmente un preventivo screening che, il più delle volte, evita inutili ricorsi a strutture sanitarie dislocate sul territorio con relativo risparmio sulla spesa pubblica.

Per capirsi meglio… per un semplice mal di testa o per la somministrazione di un banale antidolorifico a un detenuto, il personale di Polizia Penitenziaria, non avendo ovviamente alcuna competenza in materia, dovrà necessariamente chiedere l’intervento della Guardia Medica e/o 118. C’è da tenere debitamente conto, data l’età media avanzata della popolazione detenuta, che questo tipo di richieste sono a dir poco all’ordine del giorno e, conseguentemente, l’assenza di un Medico H24 andrebbe a stravolgere l’attuale status quo.

Giova evidenziare che tutto ciò, se irresponsabilmente attuato, determinerà gravi rischi per l’ordine e la sicurezza pubblica e destabilizzerà verosimilmente l’organizzazione e il buon andamento dell’intero sistema sanitario della Valdelsa con inevitabili ripercussioni su tutta la cittadinanza”.



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