I rapinatori dei coniugi Bonelli condannati a 3 anni e 6 mesi

Di Redazione | 19 Aprile 2018 alle 12:17

I rapinatori dei coniugi Bonelli condannati a 3 anni e 6 mesi

I malviventi che assalirono i due anziani a Monteriggioni hanno ottenuto lo sconto di pena avendo richiesto il rito abbreviato, col giudice che ha riconosciuto alcune attenuanti generiche. Disposto un risarcimento con una provvisionale da 10mila euro

E’ arrivata da pochi minuti la sentenza a carico dei due rapinatori albanesi che lo scorso 18 febbraio assalirono nella loro abitazione gli anziani coniugi Maria Grazia Vanni e Giancarlo Bonelli a la Colonna (Monteriggioni), portando via con la forza preziosi e auto nuova di zecca. Un caso che fece scalpore in quanto i due erano ospiti della locale parrocchia di Castellina Scalo diventando di famiglia per i due anziani, tanto da averci passato insieme il Natale.

Il giudice Ottavio Mosti del Tribunale di Siena ha condannato i malviventi a 3 anni e 6 mesi di reclusione per rapina pluriaggravata, dopo che questi, difesi dall’avvocato Erika Fattorini, avevano scelto il rito abbreviato: la richiesta del Pm, Niccolò Ludovici, era stata di 9 anni, ma con la formula dell’abbreviato i due giovani stranieri hanno così ottenuto lo sconto di un terzo della pena, vedendosela ridurre ulteriormente in virtù del riconoscimento di alcune attenuanti generiche, tra cui la collaborazione fornita agli inquirenti per ritrovare l’auto rubata. Vista la gravità dell’imputazione, per i due, che restano per adesso in carcere, la pena non potrà essere commutata con l’espulsione dal territorio italiano.

Oltre a questo, il presidente del collegio giudicante ha disposto il pagamento del risarcimento con una provvisionale di 10mila euro (5mila euro per ciascuno dei coniugi) e le spese legali a carico della parte civile, anche se una più precisa valutazione dei danni dovrà essere stabilita in sede civilistica (la richiesta dei difensori era stata di 200mila euro). E’ ora in valutazione la possibilità di un ricorso in appello da parte del pubblico ministero Nicola Marini.

La signora Maria Grazia, che negli ultimi mesi ha seguito di persona tutte le udienze, ed era difesa dall’avvocato Manfredi Biotti, si è detta non troppo soddisfatta del verdetto emesso, in quanto il crimine subito ha profondamente sconvolto i due coniugi già in condizioni di salute precarie.

Claudio Coli



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