Regali last-minute (anche il 24): dove andare a Siena

La Vigilia, l’ultimo conto alla rovescia: ogni regalo prima della chiusura è una vittoria contro il tempo

Di Simona Sassetti | 24 Dicembre 2025 alle 9:00

Regali last-minute (anche il 24): dove andare a Siena

Il 24 dicembre è quel giorno sospeso tra buoni propositi e realtà. Quello in cui ti svegli convinto che “dai, in un’oretta risolvo tutto” e scopri che mezza città ha avuto la stessa identica idea. È il regno dei regali last-minute, delle corse contro il tempo e delle facce tese davanti alle vetrine, mentre nella testa rimbalza sempre la stessa domanda: perché anche quest’anno non ho fatto tutto per tempo?

Succede a tutti: un regalo dimenticato, un invito spuntato all’ultimo, un pensiero “piccolo ma carino” che improvvisamente diventa urgente. E no, Amazon in questi giorni è il migliore amico dei negozi di bottega: arriva tutto dopo, insomma il classico “se non ti rivedo, auguri”. Quindi non resta che uscire di casa, guardarsi intorno e sperare in un’illuminazione improvvisa.

La buona notizia è che a Siena, anche il 24 dicembre, non tutto si ferma. Tra centro storico e zone commerciali c’è ancora chi tiene le serrande alzate per salvare il Natale.  Librerie, botteghe artigiane, negozi di prodotti tipici, profumerie e boutique: posti dove trovare un regalo che sembri pensato, anche se è stato scelto in extremis.

Il consiglio è uno solo: niente panico e passo svelto. Meglio puntare su regali “sicuri”:  cibo buono, oggetti artigianali, libri, accessori e abbandonare l’idea del dono perfetto. A Natale conta il pensiero, soprattutto se è stato fatto dieci minuti prima dell’orario di chiusura.

Detto questo, ecco dove andare a Siena per i regali last-minute, anche il 24 dicembre:

1) Centro storico: il piano A

È la zona con più probabilità di successo, perché molte attività restano aperte almeno fino al pomeriggio della Vigilia. Qui trovi praticamente tutto quello che serve per un regalo last-minute dignitoso.  Ci sono le botteghe artigiane, ideali per ceramiche, carta decorata, oggetti fatti a mano e idee “uniche”. I negozi di oggettistica e casa salvano con candele, profumatori e piccoli complementi d’arredo. Poi accessori e abbigliamento: sciarpe, borse, guanti, cappelli, magari anche il maglione giusto. Insomma, il classico regalo “pensato”, anche se scelto alle 16.30 del 24.

Non mancano profumerie e negozi di cosmetica, con set regalo già pronti: funzionano benissimo per parenti e colleghi, quando serve dichiarare con eleganza “non sapevo proprio cosa prendere”.

E poi ci sono i negozi di prodotti tipici e gastronomia, dove si va sempre sul sicuro: panforte, ricciarelli, cantucci, vini, liquori e distillati, spesso già confezionati. Soluzioni rapide, eleganti e sempre apprezzate (anche da chi “non voleva niente”).

Affidabili come poche, le librerie: soprattutto in centro restano aperte fino al pomeriggio del 24. Libri per adulti e bambini, guide, narrativa, saggi. Libro più segnalibro uguale regalo risolto, zero stress.

2) Centro commerciale e zone commerciali: il piano B per la modalità “missione rapida”

Per chi non ha tempo da perdere. Per chi corre contro l’orologio come se il destino del mondo dipendesse da un pacchetto sotto l’albero ci sono Galleria Porta Siena, zona Massetana Romana e zona Pietro Toselli. Qui c’è di tutto: abbigliamento, elettronica, casa e oggettistica. Si fa poesia con molta efficienza.

A propostito di poesia ed efficienza, in fondo, il 24 dicembre è anche questo. E per chi sceglie, o si ritrova, a fare i regali proprio il 24 dicembre, cosa c’è di più romantico che ritrovarsi insieme, tra sorrisi complici? Non ci si può nemmeno arrabbiare per la fila alla cassa: ce lo dobbiamo aspettare. Fa parte del rito.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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