Regionali, Movimento Civico Senese su accordo Giani-M5S: "Dopo il buco sulla sanità toscana, quello per il reddito di cittadinanza"

La segreteria del Movimento Civico Senese interviene sull'accordo politico sancito tra M5S e PD a sostegno della candidatura di Giani, in vista delle elezioni del 12 e 13 ottobre

Di Redazione | 22 Agosto 2025 alle 8:30

Regionali, Movimento Civico Senese su accordo Giani-M5S: "Dopo il buco sulla sanità toscana, quello per il reddito di cittadinanza"

La segreteria del Movimento Civico Senese interviene con una nota sull’accordo politico sancito tra M5S e PD a sostegno della candidatura di Giani, in vista delle elezioni del 12 e 13 ottobre. La pubblichiamo di seguito:

“Dopo una battaglia interna al PD tra aree riformiste e filo-schleiniani per decidere se allearsi con i pentastellati ed una disputa in seno al M5S sull’opportunità di allearsi con il PD, il movimento che doveva aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno e rompere con il sistema si è alleato con il partito che più di ogni altro rappresenta proprio quel sistema che si vorrebbe combattere. L’accordo, come tutti quelli che il M5S ci ha propinato negli anni, è farraginoso e contraddittorio e va a riesumare programmi che hanno dimostrato la loro pericolosità e ampia inutilità.

Il patto del 18 agosto tra Giani e M5S è un guazzabuglio di 23 punti programmatici tra i quali la creazione di un reddito di cittadinanza regionale, una copia sbiadita e locale del reddito di cittadinanza nazionale definito nel 2023 dalla Corte dei Conti un mezzo inefficace nella lotta alla povertà, non adatto a favorire l’inserimento lavorativo, con costi elevatissimi e trascurabili benefici occupazionali reali per i beneficiari.

È sin d’ora evidente come questa intesa rischi di generare un futuro stallo politico della Regione Toscana, paralisi che potrebbe comprometterne la governabilità con il Presidente costretto a mediare e assecondare le richieste degli ex grillini.

Ciò senza entrare, per ora, nel merito di altri punti dell’accordo che appaiono ideologicamente contraddittori o di difficile attuazione come i “no” alle basi NATO sul territorio toscano, segno evidente che l’alleanza è basata su compromessi e interessi poco coerenti.

Evidentemente non sono bastati né l’imponente buco regionale sulla sanità per il quale sono state messe le mani in tasca ai cittadini con l’aumento sconsiderato del prelievo Irpef né quel reddito di cittadinanza che in Italia ha comportato una spesa complessiva di circa 34,5 miliardi di euro tra aprile 2019 e dicembre 2023 per indurre PD e M5S a più miti consigli.

Tra l’apertura di una scatoletta ed una pettinata alle bambole si accetta senza pudore l’inverosimile pur di sedersi sugli scranni del potere toscano.

Tutto ciò dovrebbe essere già sufficiente per capire da chi stare alla larga per le prossime regionali”.

 



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