Siena, regolamento di conti alla Coop: nel parcheggio botte e minacce

Costola fratturata, i fatti alle Grondaie di Siena finiscono davanti al giudice

Di Redazione | 11 Dicembre 2025 alle 19:45

Siena, regolamento di conti alla Coop: nel parcheggio botte e minacce

Un regolamento di conti tanto concitato quanto pittoresco è finito di fronte al Gup Andrea Grandinetti, nei giorni scorsi, presso il tribunale di Siena. I fatti risalgono al febbraio 2024 e vedono come protagonisti un cittadino italiano e tre stranieri, tutti residenti a Siena da decenni, di età compresa tra i venti e i cinquant’anni.
Tra le parti in causa figura una coppia in fase di separazione, con due figli. La donna, accompagnata dal padre e dal fratello, si era recata a fare la spesa presso la Coop Le Grondaie di Siena. All’interno dell’esercizio commerciale si sono presentati anche l’ex coniuge e il fratello di quest’ultimo, apparentemente per la medesima ragione, ma in realtà con l’intento di chiedere di poter incontrare i figli.
Nonostante l’invito ad attendere un provvedimento del giudice civile per quanto riguarda le modalità di incontro con i minori, l’insistenza dell’ex coniuge e del cognato ha fatto precipitare la situazione. Nel parcheggio del supermercato, dopo un acceso diverbio, due dei soggetti coinvolti sono passati alle vie di fatto, colpendo il terzo con pugni alla testa, uno schiaffo e un calcio all’addome. La persona aggredita ha riportato la frattura di una costola, con una prognosi di quindici giorni. Non soddisfatti, i contendenti avrebbero rincarato la dose con minacce piuttosto gravi, arrivando a prospettare persino investimenti automobilistici e vendette oltre i confini nazionali.
A difendere gli imputati, entrambi residenti nel capoluogo senese, è l’avvocato Angelo Greco (nella foto) del foro di Siena, che ha chiesto una valutazione attenta delle reciproche responsabilità e delle dinamiche, sottolineando come la vicenda si inserisca in un contesto più ampio – e forse poco edificante – di dissapori personali.
Il giudice Grandinetti, dopo aver ascoltato le parti, valutato il quadro probatorio e la cornice dei fatti, ha invitato i protagonisti a trovare una soluzione extragiudiziale, con una nota di pragmatico buonsenso: la ragione, in questa vicenda, non sta dalla parte di nessuno. Il magistrato ha dunque sollecitato le parti a preferire il dialogo civile, mettendo da parte aggressioni e minacce.
Non sarà la lite dell’anno, ma il caso del parcheggio delle Grondaie dimostra che anche nella tranquilla Siena il quotidiano può trasformarsi in teatro di episodi tanto violenti quanto, a ben vedere, tragicomici, offrendo al tribunale cittadino spunti degni di una sceneggiatura.

Andrea Bianchi Sugarelli



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