“La Regione Toscana era a conoscenza e rilancia volentieri la notizia del progetto tra la Fondazione Toscana Life Sciences di Siena e l’Istituto Spallanzani di Roma per la clonazione di anticorpi monoclonali da pazienti convalescenti, al fine di sviluppare trattamenti terapeutici contro il Covid-19 ed un futuro vaccino”. Lo afferma il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.
Come già avviene nell’ambito dell’immunoterapia tumorale, il nuovo progetto partirà dal sangue di pazienti convalescenti o guariti dal coronavirus per isolarne e produrne appunto gli anticorpi monoclonali, ovvero gli elementi basilari per terapie e nuovi antigeni con cui velocizzare lo sviluppo di vaccini. Il tutto utilizzando un approccio sperimentale ai vaccini ideato da Rino Rappuoli di Gsk vaccines, ovvero un’altra figura ed azienda di riferimento su Siena (lo stesso Rappuoli è anche uno dei 7 Tuscany business advisors).
La Regione condivide poi la riflessione del presidente di Toscana Life Science, Fabrizio Landi, circa la necessità più generale di identificare un centro dedicato alla sicurezza nazionale in grado di sviluppare e produrre sistemi rapidi di prevenzione e terapia per malattie potenzialmente pandemiche.
A questa considerazione il presidente Rossi aggiunge un appello al ministro della salute Speranza affinché consideri proprio Siena come “il polo di riferimento nazionale per i sistemi di prevenzione e vaccini anti-pandemici in quanto ecosistema già integrato e caratterizzato da elevate competenze universitarie, qualità dell’azienda ospedaliera locale, capacità di trasferimento tecnologico garantite da Toscana Life Sciences, nonché per la presenza di imprese multinazionali, PMI, startup e spin-off dinamiche ed innovative”.
Negli ultimi anni la Regione Toscana ha garantito a Toscana Life Sciences (TLS), che è anche il gestore del distretto tecnologico delle scienze della vita, un costante e rilevante supporto finanziando tra l’altro l’attività dell’ufficio UVar – di valutazione della ricerca in ambito della salute (€8,5ml dal 2015 al 2020), operazioni straordinarie (come il trasferimento da €3ml di attività e personale dell’ex-incubatore di Siena Biotech in TLS stessa), nonché lo sviluppo di progetti e piattaforme tecnologiche al servizio della medicina di precisione (€9,5ml di finanziamenti dal 2018 al 2021).
Un rilevante impegno, senza contare i progetti coordinati da TLS e presentati ai vari bandi di ricerca e sviluppo resi disponibili da Regione Toscana tramite fondi europei, che sta dando i suo frutti anche in un momento di emergenza.
E non a caso, sempre dal polo senese deriva anche un’altra importante collaborazione tra l’impresa Diesse e l’Istituto Spallanzani per lo sviluppo di nuovi test diagnostici sierologici con i quali, come preannunciato, Regione Toscana intende effettuare un ampio screening sul coronavirus, a partire dagli operatori sanitari impegnati sul fronte all’emergenza. Nel frattempo l’azienda ha presentato una proposta per la fornitura di 500.000 kit diagnostici a condizioni vantaggiose per Regione Toscana, la quale ha deciso di impegnare €3ml per garantirsi i primi lotti della nuova produzione già avviata a Siena.
Sempre la Diesse, a breve, a fronte della valutazione positiva di un progetto di ricerca da parte del Ministero dello sviluppo economico (presentato con il supporto di TLS a fine 2019, ma formalizzata in questi giorni), potrà firmare un accordo di innovazione sostenuto a monte da accordo quadro da €50ml tra Regione Toscana e lo stesso Ministero dello sviluppo economico che ha già cofinanziato altri importanti investimenti nel settore delle scienze della vita.