Rigenerazione urbana, selezionati 10 progetti: c'è il parco delle mura di Siena

Regione Toscana, coinvolti 15 comuni toscani. Sul podio il progetto strategico di riqualificazione area urbana e rigenerazione socio-culturale del Parco delle Mura di Siena comprendente la Fortezza Medicea e il Complesso San Marco, l’ABCura di Poggibonsi e "Vivere il territorio: un nuovo modo di abitare - Monteroni d’Arbia, Rapolano Terme, Castellina in Chianti"

Di Redazione | 13 Aprile 2022 alle 12:00

Rigenerazione urbana, selezionati 10 progetti: c'è il parco delle mura di Siena

C’è l’area Ilva a Follonica, il parco delle mura di Siena, l’ABCura di Poggibonsi, il Fabbricone di Prato; c’è il complesso di San Salvi a Firenze e l’ecosistema culturale della Valdera nelle zone di Calcinaia, Bientina, Buti, Vicopisano. Ci sono progetti fra natura e cultura a San Giovanni Valdarno e nuovi spazi per l’arte, la cultura e l’impresa a Livorno, ma anche un nuovo modo di abitare a Monteroni d’Arbia, Rapolano Terme e Castellina in Chianti. E c’è la riqualificazione di san Concordio  e Ponte a Moriano a Lucca.

Sono 10 i progetti selezionati nella manifestazione di interesse, che si è chiusa il 31 marzo, per l’ammissione al Programma Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027).
Queste idee progettuali selezionate entreranno, dunque, a far parte della proposta complessiva del Programma regionale approvata ieri in giunta e che sarà trasmessa nei prossimi giorni alla Commissione Europea.

Le 10 candidature, che vedono coinvolti 15 Comuni, risultano finanziabili per un importo complessivo di 61milioni di euro (dai 7 agli 8 milioni a progetto); quota che potrà essere ancora incrementata grazie alla componente green delle iniziative di sviluppo urbano sostenibile, a valere sull’Obiettivo di policy OP2 “Un’Europa più verde” (efficientamento energetico degli edifici pubblici, realizzazione di infrastrutture verdi in aree urbane, potenziamento di soluzioni anche infrastrutturali di mobilità sostenibile.)

I progetti, nel dettaglio, sono stati presentati stamani dal presidente della Regione, Eugenio Giani, dall’assessore al governo del territorio Stefano Baccelli e dal direttore all’Urbanistica, Aldo Ianniello.

“Avevo già preannunciato in questi mesi, anche nelle relazioni in Consiglio regionale, – spiega il presidente Giani – che la rigenerazione urbana e la riqualificazione dei nostri centri urbani sarebbero stati la preoccupazione principale anche nella logica dei finanziamenti che vengono dall’Europa. In questi anni avremo a disposizione 61milioni e con la commissione che ha lavorato in modo specifico avremo 10 aree della Toscana su 46 che saranno interessate. Sono  10 progetti che ci portano a vedere una Toscana diversa proprio sul piano dei medi e piccoli centri, e delle città. La qualificazione attraverso la rigenerazione urbana è una delle cose su cui fra recovery fund e fondi strutturali europei puntiamo di più, è il volto di una Toscana che cambia e che vedremo presto attraverso gli interventi concretamente attuati nella nostra regione. La politica di coesione europea nel ciclo di programmazione 2021-2027- prosegue Giani- conferma l’attenzione alla questione urbana, per intervenire sulle criticità che si manifestano, da quelle socio-economiche a quelle culturali ed ambientali, con l’obiettivo di perseguire uno sviluppo urbano sostenibile dei territori, attraverso un approccio integrato e multi-settoriale capace di esaltare i punti di forza della città, in termini di opportunità di crescita e sviluppo”.

“Prosegue e si rafforza – aggiunge l’assessore Baccelli – la strategia della Regione Toscana verso la rigenerazione urbana perché è il modo vero per non sprecare consumo di suolo che non può essere solo affermato in una norma. Il modo vero è quello di dare risorse ai comuni per riqualificare immobili ed intere aree e anche di stimolare a e accompagnare la loro progettualità. Siamo partiti con i Piani di innovazione urbana (Piu) che hanno riguardato i comuni medio grandi della Toscana, abbiamo proseguito ai sensi della legge 145 con un bando regionale per i piccoli comuni, quelli sotto i 15mila abitanti che confidiamo di rifinanziare ulteriormente per far scorrere la graduatoria. Abbiamo recentemente accompagnato la progettualità dei comuni per i progetti della qualità dell’abitare PINQuA . Avevamo preso l’impegno di utilizzare anche i fondi strutturali ed è questo il caso. Le risorse del progetto Fesr, 61 milioni di euro con cui finanzieremo 10 progetti che interessano 15 comuni. Abbiamo interloquito con la commissione europea e continueremo a fare gli opportuni passaggi per raggiungere l’obiettivo entro qualche mese”.

Le risorse che in questo momento sono destinate a questa misura derivano per circa 600 milioni di euro dal Pnrr. Nell’ambito dell’Obiettivo di Policy 5 – ‘Un’Europa più vicina ai cittadini’ – e dell’Obiettivo Specifico E.1, la Regione propone dunque questa ulteriore misura alla quale parteciperanno i Comuni selezionati, con le relative proposte. Il programma passa ora al vaglio della Commissione Europea, con l’auspicio che entro il prossimo autunno, dopo la sua approvazione, si possa passare alla fase attuativa, a partire dalla co-progettazione che vedrà impegnati i Comuni stessi e gli uffici della Regione Toscana.

“La legge 65/2014 “Norme per il governo del territorio” e il Piano Paesaggistico del 2015- aggiunge Ianniello- rappresentano un impegno rilevantissimo per Regione e Comuni, nel completo rinnovamento della pianificazione urbanistica, attraverso strumenti e discipline orientati allo sviluppo sostenibile. Questo obiettivo si persegue, certamente, attraverso norme rigorose per la trasformazione del suolo. In questo contesto, la rigenerazione urbana rappresenta l’azione positiva fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi della legge e del piano, con la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente intesa come leva per ottenere una consistente riduzione del consumo di suolo”.

Riassumendo, sono stati 69 i Comuni appartenenti ad aree urbane (circa il 70% dei comuni eligibili) che, in forma singola o associata, hanno partecipato alla manifestazione di interesse inviando, entro la scadenza del 31 marzo 2022, idee e strategie progettuali integrate per recuperare e valorizzare spazi urbani da destinare a finalità sociali, per la fruizione dei luoghi di cultura, la riduzione delle emissioni nell’ambiente, per potenziare i servizi ecosistemici in ambito urbano.

Sono state così valutate 46 proposte progettuali per individuare le strategie territoriali da attuare al fine di promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato ed inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree urbane del Programma regionale Fesr 2021-2027.

Le 10 strategie territoriali individuate nello specifico sono le seguenti:

1. Rigenerazione urbana Area ILVA – Follonica
2. Progetto strategico di riqualificazione area urbana e rigenerazione socio-culturale del Parco delle Mura di Siena comprendente la Fortezza Medicea e il Complesso San Marco – Siena
3. ABCura – Poggibonsi
4. Quartieri Social_ San Concordio e Ponte a Moriano – Lucca
5. Rigenerazione del polo teatrale del Fabbricone e nuove connessioni urbane – Prato
6. Tra natura e cultura – San Giovanni Valdarno
7. Hangar creativi – Spazi rigenerati per arte, cultura e impresa – Livorno
8. Vivere il territorio: un nuovo modo di abitare – Monteroni d’Arbia, Rapolano Terme, Castellina in Chianti
9. Rigenerazione urbana del Complesso San Salvi – riqualificazione dei padiglioni 33-34-35-37 e dei loro spazi verdi di pertinenza, per finalità di housing, servizi e attività culturali – Firenze
10. Ecosistema culturale Valdera nord Monte pisano – Calcinaia, Bientina, Buti, Vicopisano

La manifestazione di interesse non determina assegnazione di risorse; le strategie territoriali emerse saranno successivamente sviluppate, nell’ambito di un percorso che vedrà il coinvolgimento della Regione Toscana, nonché dei Comuni selezionati, in parallelo al percorso di elaborazione e definizione dello stesso Programma regionale e del negoziato con la Commissione europea.

Il progetto senese – come sottolinea il sindaco di Siena, l’amministrazione comunale ha partecipato con una nuova ed innovativa strategia di rigenerazione, che dovrà soddisfare i nuovi bisogni dei residenti per una città più vivibile, con azioni volte al recupero degli spazi cittadini e ponendo attenzione alla tutela della sostenibilità ambientale. Si tratta in particolare di un progetto che proverà a migliorare la qualità della vita della sfera cittadina nei suoi aspetti sociali, economici ed ambientali e che rientra nella visione della Siena del futuro. La strategia del Comune di Siena sarà presentata dalla Regione Toscana alla Commissione Europea auspicando che entro il prossimo autunno si possa passare alla fase attuativa iniziando con la co-progettazione che vedrà al lavoro gli uffici comunali insieme a quelli regionali. Un risultato importante ottenuto grazie alle sinergie tra la capacità tecnico-progettuale della struttura, che ha saputo cogliere le volontà e le indicazioni dell’amministrazione comunale che nell’ultimo anno è riuscita, mai come ora, ad intercettare ed ottenere tante risorse grazie a bandi pubblici a valere sul Pnrr e non solo.

Il lavoro svolto in quest’ultimo anno è la dimostrazione che il ‘modello Siena’, a livello nazionale preso come riferimento, ha portato e sta portando i suoi benefici per la città. Come sottolinea il sindaco, Siena è al centro della scena per la sua capacità progettuale con idee innovative su tutti i settori: dalla rigenerazione urbana al turismo sostenibile, dalla riduzione delle emissioni di gas climalteranti ad iniziative di tutela e valorizzazione della biodiversità. L’amministrazione comunale intende ringraziare la Regione Toscana per il programma di rigenerazione Urbana e l’attività che verrà svolta.

La proposta progettuale, come detto, ha un costo totale ammissibile di dieci milioni di euro, di cui il venti per cento viene coperto dalla quota di co-finanziamento da parte del Comune. Il progetto presentato prevede, in particolare, la rifunzionalizzazione di percorsi, spazi pubblici, aree verdi, oltre che il riuso e la riorganizzazione di edifici e spazi urbani sottoutilizzati, a partire dai manufatti della Fortezza Medicea e dal Complesso di San Marco. Una “rigenerazione” con funzioni culturali, sociali, turistiche ed abitative di qualità, nell’ottica di favorire il riuso delle aree già urbanizzate per evitare ulteriore consumo di suolo. Nel progetto inseriti anche sistematizzazione, valorizzazione e potenziamento delle infrastrutture verdi urbane, del sistema di spazi verdi esistenti sul percorso della cinta muraria (Parco delle Mura). Inoltre l’amministrazione comunale ha previsto “la ricomposizione – come si legge nel documento – dei margini urbani, l’incremento delle connessioni tra centro urbano storico ed aree verdi urbane, agricole e periferiche (con riferimento al Parco delle Mura e Parco del Buongoverno) ed il potenziamento dell’offerta di nuove funzioni aggregative per incrementare l’attrattività dei contesti urbani in ragione della pluralità delle funzioni presenti (con riferimento alle funzioni pubbliche della Fortezza Medicea). Infine la creazione di un sistema di percorrenze di mobilità dolce e riqualificazione e riorganizzazione del patrimonio edilizio esistente con implementazione di spazi e funzioni destinate all’edilizia residenziale sociale, anche ad uso temporaneo (con riferimento all’ex Collegio di San Marco).

Il Comune di Siena dovrà ora lavorare in parallelo al percorso di elaborazione e definizione dello stesso Programma regionale e del negoziato con la Commissione europea per arrivare all’ottenimento delle risorse necessarie per il progetto riguardante l’intero Parco delle Mura, comprendente la Fortezza Medicea e il Complesso San Marco. Con questo risultato si dimostrata, ancora una volta, la capacità di questa amministrazione di fare sinergie, aprendosi al mondo esterno ma anteponendo di dare risposte concrete ai bisogni dei propri cittadini. Insomma un nuovo e moderno approccio di city governance.



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