Rimpasto nomine Biotecnopolo Siena? Valenti (Pd): "Componenti cda più graditi alla destra senza un confronto con la città"

Il segretario provinciale commenta le presunte revoche e le nomine a sorpresa per il Cda del Biotecnopolo: "Alla destra, del Biotecnopolo, interessano solo le poltrone e, in silenzio, se lo sono già prese"

Di Redazione | 18 Maggio 2023 alle 11:30

Rimpasto nomine Biotecnopolo Siena? Valenti (Pd): "Componenti cda più graditi alla destra senza un confronto con la città"

Amministrative Siena, in vista del ballottaggio tutto al femminile Nicoletta Fabio-Anna Ferretti, il nuovo terreno di scontro tra centrosinistra e centrodestra diventa il Biotecnopolo e le relative nomine politiche nel cda. Il Pd senese parla di “revoche e le nomine a sorpresa per il Cda del Biotecnopolo”.

“Sembra – è l’accusa lanciata d Andrea Valenti segretario provinciale Pd Siena – che nei giorni scorsi un Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri abbia revocato alcuni dei componenti del Consiglio di Amministrazione del Biotecnopolo di Siena e ne abbia contestualmente nominati di nuovi, evidentemente più graditi alla destra. Si sono confrontati con la città? No. Hanno in qualche modo coinvolto i loro emissari senesi? Neppure, oppure loro non hanno sentito la necessità di condividere le scelte con la città. Come sempre la destra fa e disfà sopra la testa di Siena come se niente fosse. D’altra parte, lo stile è sempre stato questo, così come la competenza e la capacità di governo”.

Ancora Valenti: “È nel pieno stile di questo governo, che sta occupando tutti i ruoli di potere, con logiche spesso più legate alla fedeltà che al merito. Non è una novità. Finora la destra senese, guidata da Michelotti da Poggibonsi e incarnata da Nicoletta Fabio, non ha guardato alle prospettive future per la salute pubblica, allo sviluppo, alle ricadute occupazionali, al collegamento con l’Istruzione Superiore e l’Università. Alla destra interessano solo le pedine da piazzare nei posti di comando. Alla faccia della novità”.

“Si vantano di aver portato centinaia di milioni a Siena, ma il biotecnopolo e l’hub antipandemico non sono farina del loro sacco, ma del governo precedente: Loro hanno solo fatto la corsa ad occupare le posizioni di vertice nel completo silenzio istituzionale e politico. Il PD e il centrosinistra hanno sempre avuto un approccio diverso, teso a sostenere e valorizzare le grandi professionalità, di livello nazionale e internazionale, che il settore delle Scienze della Vita, nelle diverse articolazioni pubbliche e private, ha nel nostro territorio. È a loro, a queste eccellenze, alle lavoratrici e lavoratori del settore, che va riconosciuto il merito di aver creato, negli anni, attraverso la collaborazione con le Istituzioni – a partire dalla Regione Toscana – le condizioni perché si sviluppassero nei nostri territori eccellenze da sostenere e valorizzare”.

“Abbiamo lavorato con loro e grazie a loro perché il Biotecnopolo e il Centro Antipandemico nascessero. Questo straordinario lavoro, che è il compimento di una storia di capacità e professionalità tutta senese, ha avuto uno sviluppo essenziale grazie all’ iniziativa dell’on. Enrico Letta e del Ministro alla Salute Pubblica Roberto Speranza, . Grazie a un lavoro coordinato, siamo riusciti a portare risorse per oltre 300 milioni di euro di investimento sul territorio. Con impatti importanti per lo sviluppo, l’occupazione e gli investimenti sul nostro territorio, oltre che per la salute pubblica a livello globale. A noi interessa questo. Che queste risorse vengano rapidamente allocate per consentire di portare avanti il Biotecnopolo e il centro nazionale antipandemico. Questo devono fare le forze politiche che si candidano a guidare la Città di Siena. Questo faremmo noi”.

“Altri, cioè la destra che governa Siena, non hanno mosso un dito finora per lo sviluppo di questa Città e di questa Provincia, interessati come sono alla loro fame di poltrone e incarichi. Sono incapaci di costruire, e lo hanno dimostrato. La maschera del nuovo che si sono disegnati addosso con Nicoletta Fabio è una barzelletta che non fa ridere nessuno” conclude Valenti.



Articoli correlati