Sono giorni caldi per quanto riguarda il percorso di statizzazione dell’Istituto musicale Rinaldo Franci. Sarebbe, infatti, da poco arrivata la bozza di convenzione da parte del Ministero. Il documento, che deve essere firmato dai vertici della scuola e dall’ente comunale, è fondamentale per completare il passaggio allo Stato del Franci.
La bozza in questo momento si trova nelle mani degli avvocati delle due parti perché prima di mettere ufficialmente la parole ‘fine’ sulla vicenda vanno chiarite tutte le zone d’ombra ancora presenti, anche se all’orizzonte già si intravede un accordo di massima. In primis il comune dovrà nominare due nuovi consiglieri, dato che Miranda Brugi e Paola Giusti si sono dimesse dal c.d.a dell’Istituto ad ottobre del 2021. Poi ci sarà da pattuire il finanziamento che il comune destinerà alla scuola, ed infine trovare una soluzione per riportare gli studenti del Piccolomini dentro le mura della città. Quest’ultimo punto è un obiettivo su cui l’assessore Paolo Benini sta lavorando da tempo e con il direttore del Franci, Matteo Fossi, il dialogo resta aperto. Trovare i locali per gli studenti non è però così facile, anche se a breve potrebbe sbloccarsi qualcosa. Infatti il 31 marzo scade la manifestazione di interesse aperta dalla provincia per trovare dei locali da destinare alla scuola, e l’Asp si è fatta avanti mettendo a disposizione degli spazi non distanti dalla sede centrale del Piccolomini, in particolare l’ex Istituto per sordomuti Tommaso Pendola.
F.M.