Rino Rappuoli a Siena Tv: "Siena polo importante nella battaglia mondiale contro il Covid-19"

Lo Chief Scientist and Head External R&D di Gsk Vaccines fa il punto della situazione su pandemia, lavorazione dei vaccini e ruolo della comunità scientifica senese nella lotta al virus

Di Redazione | 15 Giugno 2020 alle 22:40

Rino Rappuoli a Siena Tv: "Siena polo importante nella battaglia mondiale contro il Covid-19"

Siena in prima linea nella lotta mondiale al coronavirus, grazie al suo polo d’eccellenza legato a biotecnologie e scienze della vita. Siena Tv ha fatto il punto della situazione sul lavoro di ricerca e produzione dei vaccini contro il morbo nell’intervista – in onda in versione integrale questa sera alle 22.45 – realizzata dal direttore Matteo Borsi al professor Rino Rappuoli, scienziato senese di fama mondiale e Chief Scientist and Head External R&D di Gsk Vaccines.

La situazione ad oggi della pandemia: “Lo stiamo vedendo tutti, è un momento buono in Italia, i casi sono pochi e sta riaprendo il paese – spiega – Non dobbiamo però pensare che sia tutto finito, negli Usa il virus va ancora forte, i morti sono impressionanti, come in Brasile. Ci piacerebbe svegliarci dopo l’estate e scoprire che è stato solo un incubo, ma è improbabile. Il virus è ovunque, e anche la Cina che sembrava non avere più casi si è ripresentato. Abbiamo passato il periodo peggiore, ma dobbiamo essere pronti al fatto che il virus continuerà a convivere con noi. Avremo altri casi, ma non gravi come prima, sappiamo come identificarlo, abbiamo più posti in terapia intensiva, i medici sanno come affrontarlo”.

Le tipologie di vaccini in lavorazione: “Ci sono tre tipi di vaccini principali – spiega Rappuoli – il primo è di tipo sintetico, il più veloce. Adesso sta per andare nella fase 2 delle prove cliniche e si parla di una fase 3 di efficacia verso luglio e agosto. Il problema di questo vaccino è che funziona bene in laboratorio, ma non esiste un vaccino registrato usato nell’uomo con questa tecnologia, che tra 10 anni sarà potentissima. Il secondo tipo è fatto con vettori virali, il più famoso tra i media è quello di Oxford, acquistato dal governo italiano insieme ad altri paesi. Questo vaccino è più maturo del sintetico, perchè esiste già un vaccino registrato, quello per l’Ebola, ma anche in questo caso dovremmo saperne di più. Finchè non verrà fatto, ho alcuni dubbi. E’ già entrato in studio di efficacia, sapremo in autunno se funzionerà o no. Il terzo tipo è più classico, attraverso la proteina Spike con dei potenti adiuvanti. La differenza con gli altri due è che in questo caso abbiamo grandi quantità di vaccini registrati, ci sono impianti industriali e maggiore confidenza. Ci vogliono 6-7 mesi per andare nell’uomo, ma c’è tanta esperienza pregressa. La scelta migliore? Se tutti funzionano bene potremo scegliere, avendo la possibilità di attaccare il virus con tante armi”.

La ricerca sugli anticorpi monoclonali: “Ci abbiamo lavorato perchè nel frattempo che sviluppiamo i vaccini servono delle terapie, oggi non abbiamo una terapia specifica contro il virus. La più sicura è quella che prevede l’utilizzo di anticorpi per neutralizzare il virus – sostiene Rappuoli – Siamo a un punto molto buono, abbiamo individuato centinaia di anticorpi umani capaci di neutralizzare il virus, dopo aver selezionato i migliori siamo allo stadio di industrializzarli e di produrli in grande quantità. Speriamo nel giro di 6-8 mesi di avere anticorpi da dare a chi è infettato, che così può guarire subito, e a chi è ad alto rischio e non è stato ancora vaccinato, come magari i medici”.

L’eccellenza senese nel comparto vaccini e scienza della vita: “La scienza della vita è la nuova frontiera, possiamo fare delle cose un tempo impensabili. Abbiamo avuto la fortuna di aver avuto a Siena un imprenditore come Achille Sclavo che un secolo fa ha creato la prima azienda di biotecnologie a Siena diventata all’avanguardia nei vaccini e nella scienza della vita. Grazie a tale eccellenza, abbiamo TLS che negli ultimi 15-20 è cresciuto tantissimo, con 400 persone impiegate e 40 piccole aziende. In questo momento con il Covid lavoriamo tantissimo e siamo un polo importante nella battaglia mondiale”.



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