La Commissione d’Albo dei Tecnici della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, Ordine dei TSRM e delle Professioni sanitarie Tecniche , della Riabilitazione e della Prevenzione Provincia di Siena, ritiene opportuno fornire precisazioni in merito ad un articolo pubblicato nei giorni scorsi sul quotidiano online “Il Giunco. net”.
“Nell’articolo Nicola Draoli, Presidente di OPI Grosseto, propone l’inserimento nelle scuole di un infermiere di comunità, quale figura sanitaria di riferimento a supporto di scolari, docenti e famiglie per il rientro a scuola in sicurezza nell’attuale fase di emergenza COVID. Le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sanità pubblica, di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonchè di sicurezza alimentare, necessarie a garantire sia in questa fase emergenziale che in condizioni ordinarie, la salute e la sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, sono competenze specifiche della figura professionale del tecnico della prevenzione (D.M. n.58/1997). Riferendosi in particolare all’ambito scolastico, tali attività vengono costantemente svolte dal tecnico della prevenzione che, tramite sopralluoghi, incontri con gli amministratori locali e percorsi informativi e formativi specifici rivolti a docenti e ad alunni, fornendo un supporto professionale essenziale per assicurare, mantenere e promuovere la salute e la sicurezza di scolari, docenti e personale ausiliario”.
“Attualmente vista l’imminente riapertura delle scuole, è già stato intrapreso un percorso di collaborazione con le Istituzioni (amministrazioni comunali e scolastiche) per individuare le soluzioni tecnico/organizzative/gestionali adeguate a garantire la ripresa delle attività didattiche in sicurezza. Con l’avvio del nuovo anno scolastico, risulta indispensabile un supporto assiduo dei tecnici della prevenzione nelle scuole al fine di sostenere, informare , condividere con il personale , gli alunni e le famiglie le criticità che potrebbero emergere anche con l’adozione delle specifiche misure preventive anti-COVID in un contesto tanto delicato quanto quello scolastico. Riteniamo pertanto che, nell’ottica di un sinergismo multiprofessionale in grado di rispondere a 360° ai bisogni di salute della comunità, sia auspicabile una collaborazione attiva tra tutte figure professionali che si occupano , nei rispettivi ambiti, dei percorsi di prevenzione e salute della collettività”.