Saldi a Siena, partenza lenta tra sconti diffusi e concorrenza online

Il presidente senese di Federmoda ad una settimana dall'inizio degli sconti

Di Redazione | 12 Luglio 2025 alle 14:00

Saldi a Siena, partenza lenta tra sconti diffusi e concorrenza online

Tempo di saldi anche a Siena: nelle vetrine spuntano gli sconti e i commercianti sperano di dare una scossa alla stagione con una ripresa delle vendite.
Le promozioni sono iniziate da circa una settimana e, per il momento, il trend ricalca quello degli ultimi anni: un avvio di saldi poco brillante, che non entusiasma particolarmente i negozianti.

“I saldi stanno andando – commenta Riccardo Ghini, presidente di Federmoda Confcommercio Siena – ma è difficile trovare un aggettivo o definire con precisione l’andamento dopo nemmeno una settimana. Non corrono, usando un termine anche un po’ senese. La situazione riflette un trend che si trascina da diversi anni: in più stagioni, i saldi risultano sempre un po’ più stanchi”.

Secondo Ghini, il calo d’interesse è legato anche alla diffusione continua degli sconti nel corso dell’anno: “C’è meno attenzione verso questa formula promozionale, perché ormai le vendite con sconti sono piuttosto diffuse tutto l’anno”.

Questa destagionalizzazione delle promozioni solleva quindi dubbi sulla tempistica attuale dell’inizio dei saldi. Tuttavia, Ghini non è convinto che spostare le date possa risolvere il problema: “Non credo che posticiparli sia la soluzione, anche perché dobbiamo sempre tener conto che questo evento riguarda tutta l’Italia. È un compromesso tra le varie esigenze di ogni negozio”.

Altro tema ricorrente è la concorrenza tra negozi fisici ed e-commerce, che continua a influenzare le dinamiche di vendita. “L’online, dopo il boom del Covid e del post-Covid, si è ridimensionato molto – osserva Ghini –. Mi auguro, ed è un auspicio sincero, che si possa tornare a frequentare i negozi fisici. Naturalmente ci sono attività, come la mia e tante altre, che lavorano anche sull’e-commerce: è un’opportunità da sfruttare per farsi conoscere anche fuori dalla propria zona. Tuttavia, dobbiamo fare i conti con i colossi dell’e-commerce, che ci fanno una grossa concorrenza sleale”.

 



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