Saldi al via il 5 gennaio: spesa in linea con l'anno scorso

Di Redazione | 2 Gennaio 2018 alle 12:51

Saldi al via il 5 gennaio: spesa in linea con l'anno scorso

Si spenderà di media 143 euro per calzature, abbigliamento e accessori

Interessano 15,6 milioni di famiglie, muovono in totale 5,2 miliardi di euro, con un budget di spesa a persona di 143 euro: sono i numeri dei saldi invernali che oggi partono in Basilicata, domani in Valle d’Aosta e dal 5 gennaio in tutte le altre regioni. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia, in occasione dei saldi invernali 2018, spenderà 331 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature ed accessori.

STIMA DEI SALDI INVERNALI 2018

VALORE SALDI INVERNALI (miliardi di euro)

5,2

NUMERO FAMIGLIE ITALIANE (milioni)

25,9

NUMERO FAMIGLIE CHE ACQUISTA IN SALDO (milioni)

15,6

ACQUISTO MEDIO A FAMIGLIA PER SALDI INVERNALI (euro)

331

NUMERO MEDIO DEI COMPONENTI PER FAMIGLIA

2,3

ACQUISTO MEDIO A PERSONA NEI SALDI INVERNALI (euro)

143

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia e vice presidente di Confcommercio commenta: “Dopo un Natale ancora “sospeso” tra una crisi che sembra volgere al termine ed una ripresa ancora debole almeno nel fashion retail, la buona notizia è l’incremento di due punti della fiducia dei consumatori, tornato ai livelli del gennaio 2016. Un ingrediente, questo, imprescindibile, oltre al potere di acquisto degli Italiani, per sostenere i consumi in questo periodo dei saldi di fine stagione, che per meteo e calendario è appena iniziata. La spesa per gli acquisti in saldo per valore – secondo le nostre stime – sarà leggermente inferiore a quella dell’anno scorso, ma in linea con il momento. Il vero vantaggio sarà per i consumatori non vedere i prezzi dei negozi, dal 1° gennaio, con l’IVA al 25%. Il Governo ha fatto bene ad ascoltarci, sterilizzando le clausole di salvaguardia, ma se vogliamo veramente uscire dal tunnel, occorre un maggior sforzo, coraggio e determinazione per ridurre la pressione fiscale, ancora troppo elevata per imprese e famiglie.



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