Riceviamo e pubblichiamo un intervento della Segretaria dell’Unione Comunale del PD di Siena Rossana Salluce, in seguito alle dichiarazioni fatte dal SIULP, Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori della Polizia.
“L’allarme lanciato dal SIULP, sindacato di polizia, sulla drammatica carenza di organico delle forze dell’ordine a Siena smaschera senza ambiguità il fallimento delle politiche sulla sicurezza del Governo nazionale e l’irresponsabile immobilismo dell’amministrazione comunale di destra che governa la città.
Vorrei ricordare a tutti che nella Legge di Bilancio non ci sono le risorse necessarie per garantire sicurezza, nuove assunzioni e un presidio adeguato del territorio. Il Governo di destra continua a riempire i comunicati di slogan, ma nei fatti non investe nella sicurezza reale. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: meno agenti, turni insostenibili, minore presenza sul territorio e maggiori difficoltà nel controllo della città.
Non solo: a questo si aggiunge un altro elemento colpevolmente sottovalutato: il progressivo taglio delle risorse destinate anche alle politiche di prevenzione. Vengono ridimensionati o azzerati i fondi per la sicurezza urbana integrata, per i progetti di prossimità, per l’educazione alla legalità, per il supporto sociale e per il lavoro nei quartieri più fragili. Si smantella così quel presidio preventivo che è fondamentale per evitare che il disagio sociale si trasformi in insicurezza e criminalità.
Ancora più grave è l’atteggiamento del Comune di Siena, che di fronte a questa situazione sceglie il silenzio e la complicità politica. L’amministrazione comunale evita accuratamente di chiedere conto al proprio Governo di riferimento, dimostrando di anteporre la fedeltà di partito alla sicurezza dei cittadini senesi.
Per il Partito Democratico la sicurezza è un diritto di tutte e di tutti e non può essere ridotta a uno slogan elettorale. La sicurezza si garantisce con risorse, con una presenza adeguata delle forze dell’ordine e con il pieno rispetto del loro lavoro, oltre che attraverso politiche di prevenzione, inclusione e coesione sociale, costruite insieme alle istituzioni e a chi opera quotidianamente sul territorio.
Il Comune di Siena, invece, rinuncia a qualsiasi iniziativa concreta: nessuna pressione sul Ministero dell’Interno, nessuna richiesta formale di potenziamento degli organici, nessuna strategia che tenga insieme presidio e prevenzione. Siena viene sacrificata per non disturbare il Governo “amico”.
Le forze dell’ordine non possono essere lasciate sole né utilizzate come foglia di fico per coprire scelte politiche sbagliate. I cittadini meritano risposte vere, non propaganda e scaricabarile.
Penso sia necessario un cambio immediato di rotta: risorse vere nella Legge di Bilancio e il Comune di Siena deve assumersi finalmente le proprie responsabilità, difendendo la città e il diritto alla sicurezza di tutti i cittadini, invece di proteggere il proprio Governo”.