Salute, appello del presidente Giani: “Vaccinatevi contro influenza e Covid”

Il governatore della Toscana si rivolge a tutti i toscani, constatando, dati alla mano, un aumento dei casi nell’ultimo periodo e al tempo stesso precisando che non si tratta più del virus che abbiamo conosciuto negli ultimi due anni

Di Redazione | 9 Settembre 2023 alle 9:00

I casi di Covid tornano ad aumentare e il governo stringe le regole per gli ospedali. Tornano i tamponi per gli accessi ai pronto soccorso e nei reparti e arrivano indicazioni anche per gli operatori sanitari. La stretta è contenuta in una circolare dal direttore generale del ministero Francesco Vaia alla luce dell’attuale “andamento clinico-epidemiologico” del virus. La variante Eris fa dunque preoccupare l’Italia, con l’aumento dei casi che mette in allerta il Ministero della Salute che negli ultimi mesi aveva messo “da parte” il Covid allentando le misure restrittive della pandemia. Anche il governatore della Toscana Eugenio Giani si rivolge a tutti i toscani facendo un appello a vaccinarsi, soprattutto i più fragili”.

“Faccio un appello – ha detto Giani -, nel momento in cui stiamo entrando nella stagione che ci porta all’autunno, a vaccinarsi contro il Covid. Quando a metà ottobre arriveranno i vaccini anti influenzali, vorrei che ci si vaccinasse contro l’influenza e contro il Covid. La Regione metterà a disposizione i vaccini per entrambe”.

Giani ha poi spiegato che “il Covid è in risalita: nell’ultima settimana ha raggiunto punte di 336 contagi al giorno e 250 di media, quando nell’ultima metà di agosto non venivano superati i 150”.

Rassicurando anche che “non è lo stesso Covid che abbiamo conosciuto negli ultimi 2 anni. Non ha più carattere letale, o quantomeno può averlo in casi eccezionali come avviene per l’influenza. Si presenta come stato influenzale quindi come stato di malessere e apatia, ma naturalmente non con le conseguenze che per due anni ci ha abituato l’epidemia. Proprio per questo il Ministero della salute non richiede più distanziamento sociale e neppure quelle misure che hanno drammatizzato la nostra vita sociale per due anni”.

Quindi ha specificato che “lo gestiremo come l’influenza, ma per le persone fragili è importante prevenirlo perché comunque è sempre un elemento di patologia di evitare”. “Perciò – ha concluso il presidente – quando partiremo verso la metà di ottobre con le vaccinazioni l’auspicio per i più fragili e per coloro che vogliono proteggere la propria salute è vaccinarsi per l’influenza, e per questo metteremo a disposizione più di un milione di dosi, e anche per il Covid”.



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