Il Segretario Provinciale FSA-CNPP, Fabio Strianese, commenta la visita dell’Onorevole Francesco Michelotti (FdI) presso la Casa di Reclusione di San Gimignano, avvenuta dopo la grave aggressione subita da un Agente di Polizia Penitenziaria da parte di un detenuto in regime di Alta Sicurezza. L’Agente ha riportato lesioni e ferite con una prognosi di 30 giorni.
“L’Organizzazione Sindacale apprezza la presenza dell’On. Michelotti che, sin dalla sua elezione in Parlamento, ha dimostrato particolare attenzione alle condizioni del personale di Polizia Penitenziaria sia nell’istituto di San Gimignano che in quello di Siena. Sappiamo che ha contattato l’Agente ferito per esprimere solidarietà e vicinanza da parte delle Istituzioni che rappresenta e di tutto il Governo Meloni. Solo precedenti impegni istituzionali hanno impedito al Parlamentare di incontrarlo di persona.
Molto positivo è stato il confronto che ha visto un’unità da parte di tutte le Organizzazioni Sindacali convocate nel presentare richieste specifiche sui gravi problemi che il personale di Polizia Penitenziaria subisce ormai da tanto tempo. In particolare, le OO.SS. hanno chiesto unitariamente l’impegno del Deputato FdI con il Governo per calendarizzare urgentemente la proposta di “MODIFICA DEL REATO 613 BIS CP” a prima firma On. Vietri, con la firma dello stesso On. Michelotti. Siamo convinti che questa esponenziale recrudescenza della violenza dei detenuti nei confronti del personale sia oggettivamente iniziata dopo l’infausta introduzione, nella forma e nella sostanza, del reato di tortura. Dal 2017 ad oggi, i dati parlano di una crescita delle aggressioni pari quasi al 500%, una legge scritta male e interpretata – nel caso del 2018 a San Gimignano – in modo strumentale da una parte della magistratura inquirente e giudicante, con esiti non oggettivi e clamorosamente ingiusti.
È stato chiesto a questo Governo di avere più coraggio e determinazione nel legiferare senza indugi a tutela del Corpo e dello Stato, un Governo al quale anche la Polizia Penitenziaria ha affidato il proprio destino.
È stato chiesto, sempre unitariamente, di impegnarsi direttamente con il Ministro della Giustizia Nordio per il reintegro delle unità di Polizia Penitenziaria sospese dal servizio da quattro anni, ai sensi dell’articolo 27 della Costituzione Italiana. Questo permetterebbe anche di far fronte, seppur parzialmente, alla cronica e ormai scandalosa mancanza di personale di Polizia Penitenziaria presso l’Istituto di San Gimignano.
Restiamo in attesa di riscontri positivi ed urgenti, convinti che la sensibilità, la spiccata ed evidente capacità politica da sempre dimostrata dall’On. Michelotti, unita al suo “peso specifico” come membro della Commissione Affari Costituzionali della Camera, della Commissione Antimafia e Presidente della Commissione Parlamentare sul Forteto, possa finalmente far rivedere un briciolo di luce a questo Personale di Polizia Penitenziaria così demoralizzato.”