“Basta con la politica del so io come si fa, che gratta la pancia agli scontenti”
Con un comunicato stampa (LEGGI QUI:https://www.radiosienatv.it/piccini-siena-rischia-non-piu-lassistenza-sanitaria-alta-specializzazione/ ) Pierluigi Piccini ha lanciato l’allarme sul rischio di Siena di non avere più l’assistenza sanitaria di alta specializzazione. A rispondergli, con un post su Facebook, l’ex assessore Anna Ferretti:
“Qualcuno (Pierluigi Piccini, ndr) dice che la Regione sta smantellando l’alta specializzazione delle Scotte, parla di un’azienda nata per 1400 degenti che ora ne ha solo 600, dice che Arezzo e Grosseto hanno un solo ospedale (5 in ogni provincia) ma sa di cosa parla o è rimasto a 20 anni fa? – si è chiesta – lamenta un ospedale cittadino e poi dice che per i cittadini non c’è posto, parla di scarso collegamento tra pronto soccorso e reparti di specializzazione. Parlare male di sanità è facile e semplice, i difetti emergono sempre più dei pregi. Le liste di attesa, i percorsi complicati, esistono in tutto il sistema sanitario italiano e toscano, ma la Toscana riesce ad essere comunque la Regione che meglio di tutte le altre risponde ai Lea e Siena fa la sua parte. I posti letto non sono più concepiti come una volta: le degenze di 20 giorni sono ridotte al minimo perché le tecnologie consentono di curare prima e meglio. Non servono più i posti letto di un tempo. Occorre sicuramente più organizzazione – ha detto – più comfort ospedaliero, più tante cose, ma dobbiamo essere comunque orgogliosi e contenti che nonostante la “bufera passata” siamo riusciti ad avere ancora molte eccellenze a partire dai trapianti, dalla psichiatria, dalla neurologia, dall’ematologia, dall’immunologia oncologica , l’officina trasfusionale per l’area vasta e mi scuso per quelli che non cito perché sono molti! Basta denigrare le Scotte – ammonisce- Non è tutto oro quello che luccica da altre parti! guardate i dati e vedrete che in proporzione abbiamo le maggiori presenze da fuori regione! Certo alcuni professionisti hanno preferito andare via, altri sono stati pensionati, ma altri arrivano e arriveranno e grazie alla regione che ha finanziato molti concorsi che sono in essere. Certo la sfida è aperta con altri centri universitari, ma senza sfida ci si appiattisce e tutti devono essere stimolati a fare meglio. L’ospedale cade a pezzi si dice, ma si è deriso il Sindaco quando parlava di un ospedale nuovo. Non ci sto’ alla politica dello “sfascio” alla politica del “so io come si fa”: la politica è analisi seria e competente dei problemi e proposte concrete e di lungo respiro. Questo modo di esternare è solo “grattare la pancia” agli scontenti, a quelli che “va tutto male”, a chi fa polemica per 0,01 centesimo”