Sanità, innovazione, dignità: l’Asp Città di Siena guarda al futuro

Convegno ieri nella sede dell’Asp Città di Siena, dove operatori sanitari, infermieri, Oss, farmacisti e istituzioni si sono confrontati sulle sfide e le opportunità della sanità del prossimo decennio

Di Redazione | 3 Dicembre 2025 alle 13:30

Un modello di sanità pubblica che innova senza dimenticare la persona. Questa la sintesi del convegno che si è svolto ieri nella sede dell’Asp Città di Siena, dove operatori sanitari, infermieri, Oss, farmacisti e istituzioni si sono confrontati sulle sfide e le opportunità della sanità del prossimo decennio.

L’attesa per il ventennale dell’Asp è stata al centro dell’intervento del presidente Guido Pratesi, che ha sottolineato l’importanza di “un percorso che integra tecnologia, tradizione e responsabilità pubblica”. I progetti innovativi dell’Asp – dalla Pet Therapy al teleconsulto cardiologico, dai robot in farmacia alla mensa premiata a livello nazionale – sono stati ricordati anche dall’assessore Giuseppe Giordano:

“Spesso si parla di costi, ma raramente si guarda cosa c’è dietro. Oggi un posto in Rsa costa 125,77 euro al giorno per ospite, ma l’incasso medio è di 113,62 euro. La differenza la copre Asp ogni giorno, per un investimento annuo di oltre 890mila euro. È una scelta politica precisa di questa amministrazione che ci permette di non aumentare le rette da nove anni. L’integrazione tra sociale, sanitario e innovazione è la strada giusta per il futuro di Asp”.

Centrale la discussione nelle due tavole rotonde. La prima, coordinata da Nicola Nante, si è concentrata sull’integrazione tra sanitario e sociale: Silvia Bellucci e Francesco D’Ambrosio hanno ribadito il ruolo chiave degli infermieri nella presa in carico delle fragilità, mentre il dg Rocco Lerose ha illustrato il modello Asp per garantire autonomia possibile alle persone più deboli.

La tecnologia è stata protagonista della seconda tavola rotonda, moderata dal giornalista Andrea Bianchi Sugarelli, in cui Silvano Giorgi e Paolo Savigni hanno presentato le nuove frontiere della farmacia ospedaliera e territoriale, tra sicurezza terapeutica e counseling, mentre Simonetta Bracciali ha illustrato strumenti non farmacologici per la qualità della vita degli ospiti.
Spazio anche a case study e ai dati sulla salute e sulle prescrizioni farmaceutiche, seguiti da un confronto aperto. In chiusura, Silvano Giorgi ha evidenziato il ruolo della tele-farmacia per una sanità più vicina, capace di coniugare risparmio, monitoraggio e attenzione alla persona.

La fase finale del convegno ha visto un vivace confronto tra i partecipanti, moderato da Nicola Nante e Silvia Bellucci, che hanno raccolto le domande e le riflessioni degli operatori presenti in sala. È stata l’occasione per mettere a fuoco le criticità ma anche per condividere soluzioni operative, con particolare attenzione al rispetto della dignità del paziente, tema trasversale a tutti gli interventi.

Il finale affidato a Guido Pratesi che ha sintetizzato i principali spunti emersi, evidenziando la necessità di rafforzare la formazione continua, investire nella digitalizzazione e promuovere pratiche di risparmio farmaceutico senza perdere di vista la centralità della persona assistita.

L’appuntamento si è chiuso con un messaggio condiviso: la strada per una sanità più efficiente e inclusiva passa dall’integrazione tra sociale e sanitario, dall’adozione di nuove tecnologie e dalla valorizzazione delle risorse umane. In vista del ventennale dell’Asp, Siena si conferma laboratorio di innovazione e modello per il territorio, “con radici antiche e uno sguardo sempre rivolto al futuro”.



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