Ogni senese lo sa: il 13 dicembre non è un giorno qualunque. È il giorno di Santa Lucia, la festa che da secoli accende una luce speciale nel cuore della città e che, puntuale, torna a far brillare Pian dei Mantellini, nella Contrada della Chiocciola, con la sua Fiera antica e amata.
Un appuntamento irrinunciabile, capace di attraversare il tempo. Brigidini appena sfornati, dolciumi, prodotti natalizi, campanine colorate delle Contrade: basta varcare Pian dei Mantellini per ritrovarsi immersi in un’atmosfera che profuma di infanzia, di attesa e di Natale. È una passeggiata che ogni senese, almeno una volta, sente il bisogno di fare, per respirare quella magia che solo le tradizioni autentiche sanno regalare.
A fare da cornice alla festa sono, come sempre, i colori della Contrada della Chiocciola. I banchini raccontano una comunità viva: dal castagnaccio alla polenta dolce, fino alle altre bontà preparate secondo tradizione. Accanto, lo spazio dei Piccoli Chiocciolini, con oggetti realizzati dai bambini di San Marco, simbolo di una tradizione che non si limita a essere custodita, ma viene tramandata con orgoglio alle nuove generazioni.
Il cuore della giornata resta la piccola chiesa di Santa Lucia, meta di una processione continua di fedeli. Qui si riceve la benedizione agli occhi e il panino benedetto, un gesto semplice e antico che per i senesi è molto più di un rito: è un atto di devozione verso la santa protettrice della vista, una vera istituzione cittadina. Migliaia di persone accendono una candela, richiamando quella “luce” che Santa Lucia porta già nel nome e che, simbolicamente, illumina il cammino di chi entra.
Una tradizione antichissima, che affonda le radici nel Trecento. Quando venne istituita la festa, il 13 dicembre coincideva con il solstizio d’inverno: il giorno più corto dell’anno, scelto non a caso per celebrare la santa legata alla luce. Da allora, dal 1300 a oggi, Siena continua a onorare Santa Lucia con lo stesso rispetto, la stessa fede e lo stesso incanto.
E mentre la campanina continua a suonare, intramontabile simbolo della festa, Pian dei Mantellini si conferma ancora una volta il luogo dove Siena ritrova se stessa, tra memoria, devozione e quella luce che, da secoli, non smette di brillare.
